Pisciate e sbaciucchiamenti nel condominio

  •  Un condomino, proprietario di casa e amministratore del condominio ci ha fatto avere la copia della lettera raccomandata che i suoi inquilini gli hanno spedito. Lui ci chiede qualche consiglio su come comportarsi.
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Un condomino proprietario di casa e amministratore del condominio ci ha fatto avere la copia della lettera raccomandata che i suoi inquilini gli hanno spedito. Lui ci chiede qualche consiglio su come comportarsi.

Nella lettera di richiamo all'amministratore condomino e locatore di diversi appartamenti, gli inquilini firmatari della lettera chiedono il suo tempestivo intervento per quanto concerne il buon funzionamento dello stabile. Fanno notare che sono già state fatte innumerevoli richieste in tal senso verbalmente, senza ottenere nessun risultato.

Sottolineano che un buon amministratore, oltre a fare rispettare il regolamento di condominio in vigore, è obbligato a provvedere anche alla manutenzione dello stabile.

Concludono che se l'amministratore non è in grado di soddisfare i suddetti compiti, sarebbe opportuno che rassegnasse le dimissioni.

La lettera all'amministratore del condominio
La lettera all'amministratore del condominio.

Le ragioni degli inquilini firmatari sono sacrosante. Abbiamo chiesto al condomino-amministratore di raccontarci cosa è successo.

Lui si è sfogato dicendoci che alcuni inquilini sono indietro di molti mesi nel pagamento delle pigioni e delle spese condominiali e questo fatto lo rammarica e lo delude perché lo costringe ad una continua questua presso i morosi che promettono e non mantengono.

Ci ha raccontato che in quel condominio alcuni suoi inquilini sono maleducati. In particolare c'è una famiglia di extracomunitari con bambini piccoli di tre o quattro anni abbandonati a loro stessi e che ogni tanto pisciano giù dal balcone o dalla rampa delle scale condominiale provocando il malcontento di tutti gli altri inquilini. Lui lo ha detto ai genitori, invitandoli a pulire quando succede e questi gli hanno risposto picche, dicendo che ci sono gli inquilini del piano di sopra che tengono un cane in violazione del regolamento di condominio e questo cane oltre ad abbaiare a tutte le ore, piscia pure lui nel corridoio al piano terreno, creando odori fastidiosi. Allora è andato a dirlo anche al proprietario del cane, il quale ha risposto che lui pulisce e asciuga la pipì del cane. Evidentemente il buon esempio di pulire dove si sporca non basta. Il cane nel condominio non ci deve stare.

Un altro inquilino si è lamentato con lui perché quando stava per uscire di casa con la famiglia ha trovato il figlio/a del vicino di pianerottolo che si stava sbaciucchiando sulla bocca con il rispettivo ragazzo/a senza alcun ritegno, proprio davanti alla sua porta di casa e si è scandalizzato, forse perché lui ha dei bambini piccoli che quando vedono fare quelle cose, poi per spirito di emulazione, le fanno anche loro, senza capire cosa fanno.

Il nostro proprietario condomino e amministratore non sa più che pesci pigliare, tra pisciate e sbaciucchiamenti. Tempo fa gli inquilini si erano lamentati con lui perché nel condominio una coppia di giovani ragazzi, invece di sbaciucchiarsi, erano venuti alle mani ed erano dovuti intervenire i carabinieri per calmare gli animi. Per lui fare rispettare il regolamento di condominio è come voler fare rispettare i limiti di velocità sulle strade.

Ci ha provato con cartelli di richiamo appesi nella bacheca condominiale che sono stati strappati il giorno dopo. Ha inviato pure lui lettere raccomandate ai più maleducati e morosi, ma inutilmente.

Le manutenzioni quando le fa, non durano ed è stufo di lottare contro il vento, perché sa che nel condominio esistono alcuni "vandali", figli di suoi inquilini che spaccano sempre tutto, giocano a palla nel cortile e ogni tanto qualche pallonata rompe un vetro o spacca una gronda, oppure provoca le ire degli altri proprietari condomini che hanno l'automobile parcheggiata nelle vicinanze.

Che dire a questo proprietario e amministratore?

C'è poco da dire, secondo noi. La legge non dà potere di intervento ai proprietari di casa e nemmeno agli amministratori, se non in pochi e ristretti casi.

Il nostro consiglio è quello di procedere con la messa in mora dei condomini e inquilini morosi a mezzo avvocato ed eventuale sfratto per morosità per i morosi. Inoltre, provvedere ad addebitare le spese di pulizia e riparazione a quegli inquilini ritenuti responsabili, cosa da discuterne alla prossima assemblea condominiale in modo da ottenere il consenso dell'assemblea stessa, avvalorato dalle testimonianze di chi vorrà testimoniare.

Non è semplice, perché per nostra esperienza tali episodi spesso sono solo pretesti per non pagare le spese di condominio e guarda caso, i più maleducati sono sempre quelli che non pagano le spese condominiali e le pigioni.