Risparmio energetico, ipocrisia italica!

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  • Legge 10/1991, DPR n. 412/1993, DPR 551/1999, sono alcuni dei provvedimenti presi nel passato dal governo italiano ai fini del risparmio energetico e per una gestione razionale dell'energia

un disegno del SoleLegge 10/1991, DPR n. 412/1993, DPR 551/1999, sono alcuni dei provvedimenti presi nel passato dal governo italiano ai fini del risparmio energetico e per una gestione razionale dell'energia. In questi provvedimenti legislativi si parla di esercizio e conduzione, date e orari di accensione degli impianti termici, gradi minimi e massimi di temperatura consentiti, verifiche, controllo fumi, manutenzioni obbligatorie, libretti da compilare, firme da apporre, primo, secondo e terzo responsabile, sanzioni disciplinari, multe per i trasgressori, eccetera, eccetera.

Ce n'è da fare passare notti insonni a tutti i proprietari di casa che ci tengono a riscaldarsi durante l'inverno.

L'imperativo è uno solo: risparmiare energia, razionalizzare e ottimizzarne l'uso, garantire la sicurezza degli impianti. E poi?

E poi si apre il giornale e si resta disgustati. Noi ci siamo rimasti male! Sì, mercoledì 26 settembre abbiamo aperto "tst", tutto scienze e tecnologia, l'inserto settimanale che "La Stampa" allega al quotidiano.

Titolone: "Mille ostacoli per i tetti solari" a firma di Leonardo Libero, dove si sottolinea come l'Enel freni la diffusione dei pannelli fotovoltaici con norme e richieste scoraggianti per i proprietari come quella di chiedere certificati in cui il produttore degli impianti garantisca che il rendimento dei moduli fotovoltaici non decada di più del 10% nell'arco dei 12 annni e del 20% nell'arco dei 20 anni, una garanzia che nessuno produttore serio pare sia in grado di dare come sostiene il giornalista. Altri scoraggiamenti, assenti nelle normative degli altri paesi europri, sono dovuti al fatto che le norme impongono che i generatori non siano più potenti di quanto necessita ai proprietari per i suoi bisogni e che l'energia prodotta in sovrapiù non sia pagata, ma accreditata in conto di futuri consumi, consumi che potrebbero anche non esserci.

Nell'articolo si legge che "il 6 agosto l'Authority per l'elettricità ordinava all'ENEL di non ostacolare gli allacciamenti di nuovi impianti alla rete elettrica con oneri non dovuti, tali da scoraggiare l'avvio di nuove produzioni alimentate prevalentemente con fonti rinnovabili". Nell'articolo inoltre si parla dell'iniziativa di una raccolta firme per un progetto di legge per il diritto al sole da parte di un gruppo di operatori privati. L'articolo è molto interessante e sarebbe da riportare per intero. Dell'argomento ne accennammo in un precedente editoriale.

L'articolo di Leonardo Libero dimostra, a nostro avviso, quanto siamo fessi, quanto la nostra classe politico-dirigente, sottomessa ora a quella, ora a quell'altra lobby, è incapace di sfruttare e gestire le risorse che ha a disposizione, facendoci pagare cara e salata la bolletta energetica, imponendoci normative burocratiche, come la legge 10/91, finalizzata ad un risparmio energetico di facciata, quando se ne potrebbe benissimo fare a meno, sfruttando fonti alternative di energia, rendendoci succubi dell'influenza di "poteri forti" che fanno il bello e cattivo tempo a nostre spese.

L'Enel è sempre stata una azienda statale, un monopolio dell'energia, nessuno poteva produrre energia in proprio da rivendere. Così il sole non ha incentivato nessuno a sfruttarlo. Sì, proprio lui, il sole, questa bella palla di fuoco che splende in cielo. Ci riscalda, ci abbronza, è lì, gratis, fonte rinnovabile di energia pulita, non inquina. Ma quanto siamo fessi. Lo lasciamo bruciare tranquillamente, milioni di magawatt che se ne vanno in fumo.

Ora c'è in ballo la privatizzazione dell'ENEL ed il Tesoro, come si legge nell'articolo, dell'Enel ne ha ancora la maggioranza. Se ne deduce, quindi, che non ci sia alcun interesse da parte del potere nell'incentivare la produzione di energia solare da parte dei privati, soprattutto proprietari di casa, che vorrebbero mettere a reddito il proprio tetto sfruttando il sole. Soltanto tanti bla, bla, tanti buoni intenti a parole, ma poca sostanza.

Ecco dunque l'ipocrisia tutta italica sul risparmio energetico. Se ci fosse stata una chiara volontà dei governi nel risparmiare energia, non si sarebbe arrivati a questo punto. Il sole sarebbe già da diversi anni entrato nei programmi di risparmio e incentivazione al suo sfruttamento e a quest'ora noi italiani dovremmo avere un impianto fotovoltaico sul tetto così come abbiano l'impianto idraulico al servizio di ogni casa.

Intanto il gas aumenta... e noi paghiamo!

Contributi

La Regione Piemonte eroga dei contributi in conto capitale, per finanziare l'installazione di impianti fotovoltaici a energia solare di potenza da 1 a 20KWp, fino ad un massimo del 75% del capitale. Sul sito della Regione: www.regione.piemonte.it è reperibile la modulistica con relative istruzioni per fare la domanda di contributo. I termini per la presentazione della domanda vanno dal 1/10/2001 al 29/11/2001.