Alcune news dalla Confedilizia

  •  Corte dei conti, il pericolo del federalismo. Finanziaria: respinto alla Camera emendamento cedolare secca sugli affitti. Cedolare secca, nuovo impegno del Governo. Ici -prima casa- ridotta anche su due unità immobiliari. Contratti preliminari, attenzione alla prelazione. Tetto condominiale trasformato in terrazza.
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News sulla casa da Confedilizia notizie

Riportiamo alcune news di interesse per i proprietari di casa tratte dall'opuscolo "Confedilizia notizie" di dicembre 2008, edito dalla Confedilizia.

Corte dei conti, il pericolo del federalismo.

Il disegno di legge sul federalismo prevede sia la riduzione del prelievo erariale, sia l'esercizio di una più ampia autonomia tributaria degli enti territoriali, ma non chiarisce l'entità della riduzione, lasciando nell'incertezza l'effetto al netto sulla pressione fiscale.

Il nostro commento. Se il federalismo deve diventare una scusa per incrementare l'imposizione locale, lasciando invariata o facendo finta di diminuire quella centrale, si rivela solo una bella presa per il naso. Noi proprietari chiediamo alla classe politica più austerità nei loro emolumenti, come chiede la maggioranza dei cittadini. Nel caso fossimo inascoltati dalla classe politica: a buon intenditore, poche parole.

Finanziaria: respinto alla Camera emendamento cedolare secca sugli affitti.

La Camera dei Deputati ha respinto - a seguito del parere contrario espresso sia dal Governo che dal relatore on. Giudice (Pdl) - l'emendamento dell'on. Paola De Micheli (Pd) per l'introduzione della cedolare secca del 20% per i contratti di locazione "agevolati", il cui canone viene contrattato dalle organizzazioni sindacali di categoria Confedilizia e sindacati degli inquilini.

Il nostro commento. Il punto è sempre quello: gli emolumenti della classe politica che noi proprietari di casa e cittadini siamo costretti a foraggiare per via dell'imposizione fiscale, attraverso lo "strozzinaggio" dell'inquilino che cerca la casa in affitto. Lo "strozzinaggio" dell'inquilino per conto dello Stato, noi proprietari lo esercitiamo su su tre fronti: il canone di locazione tassato al 50%, le spese accessorie, le tasse di registrazione del contratto e i bolli. Il guaio è che l'inquilino si ribella e non paga e noi lo dobbiamo sfrattare. Uno sfratto esecutivo a noi proprietari costa circa 1.800 euro.
Ci conviene affittare? No! E allora che facciamo? Noi proprietari non abbiamo la pensione dello Stato, perché sono gli immobili, costruiti con una vita di sacrifici, la nostra pensione (se riusciamo a farli rendere).

Cedolare secca, nuovo impegno del Governo

In sede di discussione della legge finanziaria 2009, sono stati accolti dal Governo due distinti Ordini del Giorno che impegnano il Governo stesso ad introdurre la c.d. "cedolare secca sugli affitti", vale a dire la tassazione separata e sostitutiva dei redditi da locazione. Si tratta dell'ennesimo impegno assunto assunto dal Governo dopo quelli personali di Romano Prodi e di Silvio Berlusconi.

Il nostro commento. Ha ancora senso la politica in Italia?

Ici "prima casa" ridotta anche su due unità immobiliari.

La sentenza della corte di Cassazione n. 25902 del 29/10/2008 sancisce il diritto di usufruire dell'aliquota Ici ridotta per l'abitazione principale anche in presenza di più unità immobiliari, autonomamente accatastate, a condizione che tutte siano utilizzate dal contribuente come dimora abituale.

Contratti preliminari, attenzione alla prelazione

Sentenza di Cassazione n.5502/08
In tema di prelazione urbana, poiché la stipula del contratto preliminare di vendita dell'immobile locato con altro soggetto integra la chiara manifestazione, da parte del locatore, dell'intento di vendere, dal momento di tale stipula sorge a carico del locatore l'obbligo di darne comunicazione al conduttore con atto notificato e corredato di tutte le indicazioni circa le condizioni di vendita, ai sensi dell'art. 38 della legge n. 392/78, mentre è irrilevante che il contratto definitivo debba essere stipulato in data successiva alla cessazione del rapporto locativo, in quanto la norma citata fa riferimento non alla stipula del definitivo ma al momento in cui sorge l'intento di vendere e, presumibilmente, inizia la ricerca del compratore."

Tetto condominiale trasformato in terrazza

Sentenza di Cassazione n. 14950/08
Qualora il proprietario dell'ultimo piano di un edificio condominiale provveda a modificare una parte del tetto condominiale trasformandola in terrazza a proprio uso esclusivo, tale modifica è da ritenersi illecita non potendo essere invocato l'art. 1102 cod. civ. poiché non si è in presenza di una modifica finalizzata al migliore godimento della cosa comune, bensì all'appropriazione di una parte di questa che viene definitivamente sottratta ad ogni futuro godimento da parte degli altri.