La tassa di registro sul contratto di locazione

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  • Tassa di registro e contratto di locazione
Le tasse svuotano il portafoglio

Lo Stato ti obbliga a registrare il contratto di affitto sul quale l'inquilino paga i bolli per ogni foglio protocollo e solidalmente con il proprietario al 50%, entro il 30 del mese, la relativa tassa di registro pari al 2% del canone annuo pattuito, ma con il minimo della tassa di registro minima di circa 67 euro, e qui sta l'inghippo.

La tassa del 2% (tassa proporzionale) va poi pagata ogni anno per tutta la durata del contratto, entro il 30 del mese di inizio della nuova annualità, questa volta però si può pagare il 2% effettivo, non più vincolata alla tassa minima. Sul nuovo modello F23 in euro l'importo (tassa proporzionale) lo devi arrotondare all'unità di euro superiori o inferiori a seconda che la cifra dopo la virgola superi o meno 49 centesimi. Invece secondo le istruzioni sui nuovi modelli F23 in euro si arrotonda al centesimo di euro. Per le tasse fisse (non proporzionali) come ad esempio la tassa di risoluzione anticipata invece si arrotonda al centesimo di euro. Che casino!

Al momento della registrazione del contratto si può scegliere di pagare l'imposta anche per tutto il periodo previsto dal contratto di locazione, in questo caso sono previsti degli sconti sulla tassa di registro.

Inghippo. Anche se si loca, per esempio, un garage di lamiera per un solo anno a L.50.000 (25,82 euro) mensili, si deve pagare lo stesso la tassa minima di circa 67 euro (salvo modifiche e aggiornamenti dell'ultima ora) di tassa di registro anziché 12.000 lire (6,20 euro), come sarebbe giusto; praticamente su L. 600.000 di canone annuo si paga il 17% circa, anzichè il 2% di tassa registro.

Questo alla faccia di proprietari e inquilini.

I fessi. Per pagare il 2% di tassa si devono fare contratti da almeno 3.350 euro anno altrimenti si rischia di pagare molto di più del 2% annuo e di passare per fessi. Come dire che meno prendi e più paghi.

La risoluzione anticipata. Se poi un inquilino disdice un contratto di locazione anticipatamente (perché per esempio deve trasferirsi per motivi di lavoro o per altro), lo Stato ti fa pagare la multa o meglio la tassa di risoluzione anticipata del contratto pari alla tassa minima che è di euro 67,00 fisse.

Un nostro aderente ci ha fatto avere la copia della lettera ricevuta dall'Ufficio del Registro che riportiamo.

(Il nostro aderente, come ci ha spiegato, in conseguenza della disdetta anticipata del contratto di locazione da parte di un suo inquilino, il cui contratto era registrato, non ha più pagato la tassa annuale di rinnovo contratto per gli anni successivi, non sapendo che invece occorreva fare la pratica di risoluzione anticipata del contratto e pagare la relativa tassa nella misura minima di L. 150.000 a quei tempi, per cui l'Ufficio del Registro gli ha chiesto ragioni del mancato pagamento).

Si nota che la richiesta, pur essendo indirizzata a proprietario e inquilino, arriva due anni dopo la disdetta, quando ormai l'inquilino se ne è andato da un bel pezzo, solo lui sa dove, la grana però rimane sulle spalle del proprietario che resta obbligato in solido con il suo inquilino al pagamento.

ufficio del registro

E' così che si favoriscono le locazioni ?

Meditate...

L'iter burocratico per registrare un contratto di affitto:

ufficio delle entrate
(all'Ufficio delle Entrate sono ottimisti, prevedono 12 minuti di coda, in realtà i minuti sono stati 45.)

  1. Recarsi all'Ufficio del Registro (ora Ufficio delle Entrate) della propria zona e richiedere un modulo di richiesta registrazione: modello 69, farsi dare il codice dell'ufficio da riportare poi sul modello di pagamento F23. (Prima coda con costo per il viaggio, benzina, tempo).

  2. Recarsi presso uno sportello bancario o postale, richiedere un modello di pagamento F23, compilarlo in tutte le sue parti e riconsegnarlo allo sportello bancario o postale per il pagamento. (Seconda coda e conseguente perdita di tempo). Una speranza può arrivare con il 2002 dalla registrazione telematica dei contratti di locazione.

  3. Ritornare all'Ufficio del Registro con il modello F23 quietanzato, modello 69 compilato, 2 o più marche da bollo da 20.000 lire, copie contratti da registrare e consegnare il tutto allo sportello che rilascerà una ricevuta per il ritiro del contratto registrato tra 15 - 60 giorni.(Terza coda, altro viaggio, benzina, tempo).

  4. Ritornare all'Ufficio del Registro dopo i 15 - 60 giorni trascorsi per ritirare il contratto originale registrato. (Altro viaggio, spese per benzina, inquinamento, stress, malattie, rischio di incidenti, tempo perso, parcheggio, ingorghi, QUARTA coda allo sportello).
    Nell'era di Internet, del trading on line, delle carte di credito, tutto questo si potrebbe evitare. Basterebbe un po' di buona volontà e un po' più di serietà da parte dei nostri burocrati e governanti ai quali paghiamo fior di tasse per cosa ? Correre a destra e a manca, dimostrare di essere in regola, fare il nostro dovere, per poi essere presi a pesci in faccia in questo modo.

Soltanto qualche anno fa tutto questo non si faceva, ma bastava recarsi all'Ufficio del Registro, si registrava, si pagava e si otteneva in dietro la copia del contratto in originale registrata con un viaggio solo, una sola coda. (almeno la maggioranza degli uffici faceva così, ora non più).

C'è una volontà superiore che si aggira nei meandri dello Stato che intende vessare ed esasperare i proprietari di casa il più possibile, colpevoli di essere proprietari di qualcosa che cercano di fare rendere.

Ricordiamo ai nostri burocrati che più perdiamo tempo a correre inutilmente da un ufficio all'altro e più sottraiamo tempo e risorse che potremmo impegnare più proficuamente per qualcosa o per Qualcuno in modo più utile a vantaggio di tutti; tempo prezioso, tempo sottratto al lavoro, allo studio, alla famiglia, al volontariato, al tempo libero.
proprietario vessato

La burocrazia ti fa girare!

Dal 01/01/2002 puoi reigistrare il contratto di locazione telematicamente, on line, senza bisogno di recarti agli sportelli e pagare a mezzo del modello F24 telematico. Per farlo i privati con meno di 100 immobili devono chiedere l'abilitazione presso il sito di uniconline.