Conto energia nel fotovoltaico

  •  Il Decreto ministeriale del 6 febbraio 2006 ha ampliato il collegamento alla rete elettrica per gli impianti solari di piccola potenza. Le polemiche e la possibilità di estrarre energia dal ghiaccio e dal sole senza usare pannelli fotovoltaici. I video.
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Con il termine "Conto energia" si intende il programma di incentivazione di impianti solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Il GRTN (gestore del sistema elettrico) è l'ente preposto individuato con la delibera 188/2005 dall'Autorità per l'energia elettrica.

La potenza incentivabile per l'anno 2006 si è esaurita. Peccato. Si spera nel 2007.

Ti segnaliamo che il Decreto ministeriale del 6 febbraio 2006 ha modificato il precedente decreto ampliando le modalità di collegamento alla rete elettrica per gli impianti di piccola potenza (fino a 20 kW), ideale per i proprietari di casa. Il sito EcoAge commenta e critica le modifiche apportate dal governo, dicendo che non c'è l'adeguamento delle tariffe al costo della vita e che il sistema di incentivazione viene frenato dal limite annuale di 85 MW per le concessioni.

Inoltre si legge: "Per quanto ampliato il decreto peggiora il rapporto tra fotovoltaico e cittadinanza poiché riduce il guadagno netto precedentemente previsto dal decreto 28/7/2005 che cumulava il consumo con la produzione dell'energia. In quest'ultima revisione il cittadino potrà produrre energia soltanto entro il consumo oppure cedere l'intera produzione. Di fatto si riduce il guadagno complessivo dei piccoli proprietari di impianti fotovoltaici. Inoltre, fissando una quota annuale si frena quel processo spontaneo verso il fotovoltaico esploso negli ultimi mesi. Molto probabilmente si sta cercando di controllare un fenomeno che altrimenti porterebbe alla crescita della generazione distribuita dell'energia elettrica, un sistema non a tutti gradito in Italia".

Al di là di ciò, con questo decreto è ora possibile, ai proprietari di casa, chiedere, per gli impianti fino a 20kW, di usufruire dello scambio sul posto dell'energia prodotta (net metering) oppure cedere (vendere) l'energia prodotta sulla rete alle stesse condizioni previste per gli impianti con potenza tra i 20 3 i 50 kW. In questo ultimo caso occorre dotarsi di partita IVA, fatturare l'energia prodotta e rispettare le normative di legge previste per i fornitori di energia sulla rete elettrica.

Insomma, la burocrazia non te la leva nessuno. Comunque si tratta di importanti passi in avanti, sebbene piccoli. Inoltre la forte richiesta di domande per ottenere contributi in conto energia dovrebbe invitare il governo ad avere maggiore coraggio e ad osare di più nel settore dello sfruttamento dell'energia solare, non solo nel fotovoltaico, ma anche utilizzando altri sistemi come il motore Stirling, per esempio, in grado di sfruttare l'energia del sole per produrre forza motrice e quindi energia elettrica in modo pulito e silenzioso.

Ora il cittadino può scegliere lo scambio di energia con la rete elettrica oppure la vendita di energia. La normativa, a nostro avviso, ha i paraocchi perché contempla soltanto il fotovoltaico, trascurando, a quanto pare, altre tipologie di produzione energia alternativa come ad esempio l'eolico, il ghiaccio, la biomassa, ecc.

Resta aperta la questione se il Decreto in oggetto e il conto energia sia applicabile alla produzione di energia proveniente da altre fonti alternative oltre quella del fotovoltaico.

In questo video ti facciamo vedere come sia possibile estrarre energia dal ghiaccio:

Invece qui sotto ti facciamo vedere una soluzione alternativa per estrarre energia dal sole, senza usare pannelli fotovoltaici:

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