I contratti di affitto e locazione concordati

Le organizzazioni di categoria dei proprietari e degli inquilini hanno raggiunto un accordo sui contratti di affitto concordati o contratti di locazione concertati ovvero quelli del cosiddetto"secondo canale" (Si veda la legge n. 431/98 e la relazione dell'On.le Zagatti).

E' un fatto positivo che si sia giunti a qualcosa di concreto. Resta da vedere la convenienza dell'operazione e tutta la burocraticità che ci sta dietro. C'è però una grande ingiustizia in tutto questo.

La tassa di registro sui contatti di locazione


Non tutti
i proprietari e gli inquilini possono applicare le agevolazioni fiscali previste per questo tipo di contratto. Lo possono fare solo quelli che hanno la casa in un Comune ad alta densità abitativa, cioè in una grande città inserita in un famoso e triste elenco (art. 1, d.l. 30/12/1988, n. 551 e successive modificazioni). Di nuovo gran confusione, gran burocrazia.

Tutti gli altri ne sono esclusi. Quindi se avete l'immobile in un semplice paesino di Provincia il contratto di locazione concordato lo potete anche fare, ma non potrete usufruire delle agevolazioni fiscali previste per questo tipo di contratto. Agevolazioni che tra l'altro sono ben poca cosa, meglio chiamarle elemosina concesse dal Fisco ai proprietari. Anche gli inquilini non hanno di che stare allegri, perché sì, avranno una pigione calmierata da pagare, ma continueranno a non poter scalare dal loro reddito quanto pagato.

E' una grande discriminazione.

Vi siete mai chesti l'origine di questo famoso e triste elenco?

Meditate, meditate ...

Invitiamo tutti i proprietari e inquilini a farsi sentire e a protestare con forza presso chi di dovere affinchè si elimini questa assurda ingiustizia.