L'inquilino rompe, il proprietario paga.

Un proprietario ha locato il proprio alloggio ad una persona, sperando di ricavare un reddito e dormire sonni tranquilli.

Illuso! Devi sapere che la locazione è fonte di infiniti guai e rogne per il proprietario. In questo caso l'inquilino, essendo rimasto chiuso fuori di casa, perchè probabilmente ha dimenticato le chiavi in casa, non ha trovato di meglio che scassare la serratura del cancello carraio condominiale per poter entrare in casa. Un condomino si è affrettato a sostituire la serratura sperando in un rimborso da parte dell'inquilino.

Picche. Allora il condomino, visto che nè l'inquilino, nè il proprietario lo rimborsavano della spesa, ha ripristinato la serratura rotta, facendo scrivere dall'amministratore del condominio al proprietario la seguente lettera raccomandata:

La lettera dell'amministratore al proprietario di casa

L'amministratore scrive al proprietario dicendo che il suo inquilino ha rotto la serratura del cancello carraio e gli chiede di ripararla, ritenendolo responsabile in caso di danni o intrusioni nel condominio medesimo.

Hai visto? L'inquilino rompe quello che gli pare. Il proprietario è chiamato in causa a pagare la riparazione, oltre ad essere considerato responsabile di eventuali danni da lui non commessi. Questo ti serva da lezione per farti passare la voglia di fare il locatore.

Bella storia! A noi pare tutto un assurdo. L'inquilino che resta fuori casa non è capace di citofonare a qualcuno e farsi aprire? Il condominio è formato da 11 famiglie tutte residenti. Possibile che non ci fosse nessuno ad aprire? E' tanto difficile pigiare un pulsante del citofono? Più facile scardinare una serratura. Chissà cosa passava per la testa di quell'inquilino per essere arrivato a tanto. Intanto gli altri condomini stanno a guardare che l'inquilino rompa la serratura e non intervengono ad aprirgli. Subito, un condomino corre a riparare il danno, forse sperando che l'inquilino ci riprovi a rompere di nuovo la serratura.

Il guaio è che in quel condominio non scorre buon sangue. L'inquilino è malvisto e mal sopportato. Una forma di subdolo mobbing da parte degli altri inquilini della casa che si vede non gli vogliono aprire e lui per ripicca (o forse per disperazione) scassa la serratura. Tanto paga il proprietario. Povera Italia. Il condominio è così: un microcosmo di invidie, gelosie, guerre sentimentali, assurdità umane che sfociano in azioni plateali negative per richiamre l'attenzione su se stessi. Un modo per chiedere aiuto al mal di vivere.

L'amara realtà che constatiamo sempre più spesso è che l'inquilino non essendo proprietario, non ha rispetto per le cose degli altri e preferisce romperle nel più totale disprezzo della proprietà. L'inquilino non sa far proprio ciò che non gli appartiene. Il proprietario non ci può fare niente, può soltanto subire e stare zitto. Lui ha un bene che se ne sta lì sotto la luce del sole, bello bello a fare da garanzia sulla riparazione della serratura. L'inquilino, invece libero uccel di bosco, spesso nullatenente, può permettersi questo e altro. Nessuno gli verrà a dire qualcosa per così poco. In fondo si tratta soltanto di una serratura, un danno da 25 - 30 euro.

Intanto il proprietario dovrà chiamare un fabbro e se non lo chiama lui, lo chiamerà l'amministratore e farà sostituire la serratura. La spesa lievita come minimo a 250 euro + iva. Naturalmente da mettere poi a carico dell'inquilino che l'ha rotta.

Ma l'inquilino non è fesso. Lui sa benissimo che non pagherà, altrimenti se avesse avuto qualcosa da perdere, non avrebbe rotto la serratura e se anche l'avesse fatto, avrebbe provveduto lui a ripararla.