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Documento di riflessioni del mondo immobiliare dopo le elezioni regionali del 3 - 4 Aprile


02.06.05

Raccogliamo l'invito della Confedilizia a divulgare il documento di riflessioni sulle problematiche immobiliari, pubblicato su "Confedilizia notizie" di maggio 2005.

DOCUMENTO DI RIFLESSIONI DEL MONDO IMMOBILIARE DOPO LE ELEZIONI REGIONALI DEL 3-4 APRILE

Condòmini e proprietari di casa rappresentano più del 70 per cento della popolazione italiana. Ogni intervento - legislativo e non - sul settore immobiliare tocca pertanto nel vivo, uno per uno, la quasi totalità dei cittadini italiani.

Si tratta di persone attente a ben valutare l'atteggiamento di politici ed amministratori nazionali e locali ogniqualvolta questi ultimi si interessino del bene nel quale essi hanno investito i risparmi della propria vita.

In questo quadro, l'effetto prodotto dalla Legge finanziaria 2005 su condòmini, proprietari di casa e risparmiatori dell'edilizia, è stato quello di seminare sconcerto e preoccupazione, anche al di là delle effettive conseguenze delle misure in essa contenute (che a nostro avviso, oltretutto, di nessun reale giovamento saranno per le casse erariali).

Gli esempi sono tanti, ma due spiccano fra gli altri. Sono state introdotte norme basate su codici fiscali e scambio di altri dati senza nessuna discriminazione nell'ambito della categoria (tutta ed in quanto tale criminalizzata, e penalizzata), e si è fatta consolidare la convinzione che sugli affitti sia stata introdotta una vera e propria minimum tax, che ha addirittura indotto proprietari ad innalzare i canoni di locazione per difendersi dalla possibilità di accertamenti di cui alla nuova normativa. E' stata poi prevista una complessa procedura di revisione del classamento degli immobili che nell'opinione pubblica è stata colta come l'imposizione, da parte del Governo, di un aumento generalizzato delle rendite catastali.

Ma la Finanziaria di quest'anno non è l'unico esempio di provvedimenti negativi nei confronti del mondo immobiliare.

Deve sottolinearsi che gli appartenenti al mondo immobiliare hanno immediatamente fatto la considerazione - di fronte alle facilitazioni previste dai provvedimenti sulla competitività - che chi si era opposto alla diminuzione delle tasse per tutti, e quindi in particolare per i proprietari di casa, era riuscito ad ottenerla per sè. E questo, mentre nessuna attenzione - nello stesso provvedimento - si è riservata all'incentivazione dei servizi alla famiglia o alla diffusione del portierato, anche come elemento di sicurezza sociale.

Vi è poi stata - meno recentemente - la questione dell'attribuzione delle funzioni catastali ai Comuni. Richiesta a gran voce dall'associazione dei Comuni, la misura, pur riconosciuta come pericolosa dal Governo (per l'evidente effetto di aumento delle imposte erariali e locali sulla casa che essa avrebbe prodotto), non è stata dal Governo medesimo chiaramente e recisamente rifiutata: ci si è limitati ad un rinvio del problema, con tutte le conseguenze in termini di incertezza prodotta sui cittadini interessati. Altrettanto - nel mentre il Ministero delle Attività produttive ha proposto alla Presidenza del Consiglio un disegno di legge che imporrebbe forti spese a condòmini e proprietari per norme di "sicurezza" per gli ascensori tutte italiane (non imposte, cioè, dall'UE) - si è solo rinviata all'1.7 di quest'anno l'estensione agli immobili ad uso diverso di costosi adempimenti finora previsti solo per gli impianti dell'abitativo (estensione disposta in modo - tra l'altro - costituzionalmente illegittimo, sulla base di una delega che non dava tale potere alla norma delegata e, comunque, sulla base di una relazione che diceva il contrario della disposta estensione). E, al Senato, la discussione generale (in corso) sulla riforma del condominio è stata aperta da una relazione con indicazioni preoccupanti.

Ancora, l'annosa questione degli sfratti. Si riteneva che una inequivoca pronuncia della Corte Costituzionale - che ha sancito l'illegittimità di qualsiasi intervento legislativo di sospensione delle esecuzioni di rilascio - avrebbe costituito un più che sufficiente fondamento, per il Governo, per rifiutare con nettezza qualsiasi ipotesi di blocco. Anche su questo tema, tuttavia, i proprietari hanno dovuto assistere - nello scorso autunno - ad una gestione debole, in Parlamento, di tale partita, a fronte delle cicliche, strumentali richieste di blocco degli sfratti provenienti da forze istituzionali, economiche e sindacali ad esso palesemente interessate.

Da ultimo, non può non citarsi - fra le cause di disorientamento di condòmini, proprietari di casa e risparmiatori dell'edilizia in genere - il problema del fascicolo del fabbricato. Anche in questo caso, nonostante una sentenza della Corte Costituzionale - che ha bocciato l'istituzione del libretto casa da parte della Regione Campania -, non si è fatta una scelta chiara contraria a questo obbligo inutile e costoso.

Anzi, la Regione Lazio - essendosi, invece, acquetata la Regione Campania - è arrivata al punto di approvare una delibera in tal senso a pochi giorni dalle elezioni, creando sgomento nei cittadini interessati, che hanno poi concorso a determinare la sconfitta della Giunta Storace (i professionisti senza lavoro che quel libretto buroindotto reclamano da 10 anni, non hanno evidentemente compensato la perdita).

Gli esempi richiamati descrivono il quadro che avevano dinanzi agli occhi - e ben saldo nella propria memoria - condòmini e proprietari di casa che sono andati a votare nelle elezioni regionali del 3 e 4 aprile: i risultati sono stati conseguenti, e già le nostre Organizzazioni ne avevano avuto sentore, anche perchè i maldestri interventi attuati (pure artatamente enfatizzati) non potevano che portare a questo, come noi stessi avevamo tempestivamente previsto e segnalato.

Oggi come oggi, i risultati di cui si è detto impongono una seria riflessione, che induca a scelte chiare sui problemi della casa e comunque a toccare con più attenzione (oltre che dopo attente consultazioni) un settore di per sè molto sensibile ad ogni novità, anche per le negative esperienze che da tempo esso vive. E per prima, quella di patire sui propri bilanci familiari l'ICI, l'unica patrimoniale oggi esistente in Italia (un corpo estraneo nell'ambito di un sistema tributario uniformato alla redditualità), con la conseguenza che l'eccessiva tassazione - otto mesi di fitto se ne vanno oggi in imposizione fiscale, erariale e locale - ha annullato gli investimenti a titolo reddituale (nessuno investe più in immobili abitativi, se non di nicchia, per ritrarne un reddito), con conseguenti tensioni sul mercato delle locazioni, sia sotto il profilo della rarefazione dell'offerta che sotto il profilo dell'andamento dei canoni. A contenere i quali servirebbe solo un'azione fiscale che incentivasse le ristrutturazioni dei centri storici tramite un accorta politica degli oneri concessori comunali e che incentivasse altresì il ricorso ai contratti regolamentati (agevolati, transitori, per universitari), mentre a nulla servirebbe incentivare forme di proprietà estranee alla tradizione italiana della piccola proprietà privata, cosi come a nulla servirebbe costruire nuovi alloggi, prima - almeno - di avere bonificato l'enorme patrimonio di edilizia pubblica oggi detenuto da occupanti abusivi, morosi professionisti e soggetti con rilevanti capacità reddituali (lo stesso alto numero di aspiranti ad assegnazioni di alloggi in questo settore è in gran parte indotto dal convincimento che, una volta entrati in una casa popolare, nulla poi di fatto si corrisponda più all'ente proprietario).

La presente riflessione - prendendo spunto, come detto, dai risultati delle elezioni del 3 e 4 aprile e dai provvedimenti in materia edilizia che le hanno precedute - vuole essere un responsabile contributo che le nostre Organizzazioni - nel tenersi a disposizione per ogni chiarimento o informativa fosse ritenuta opportuna - offrono alle forze politiche sia di maggioranza che di opposizione perché la politica abitativa abbia ad avviarsi, in futuro, su basi precise e sicure, in un quadro di coerenza che riguardi tutti gli aspetti (a cominciare da quello fiscale e da quello normativo) di cui si compone.

CONFEDILIZIA
Corrado Sforza Fogliani

APPC
Leandro Gatto

UNIONCASA
Flavio Sanvito


Fotocopia del documento della Confedilizia da diffondere.

Di Staff del 02.06.05 18:00


Commenti e osservazioni

Mah... Tra le tasse sul patrimonio ci aggiungerei anche la tassa di possesso sui veicoli (da pagarsi anche in caso di mancata circolazione stradale del bene) e dal cui pagamento sono esclusi i possessori di auto d'epoca (come se l'auto d'epoca non fosse un bene più prezioso ed inutile rispetto alle altre autovetture)

Inviato da: Francesco il 18.06.05 20:06

Come proprietario di casa mi sento profondamente deluso da questa classe politica che pensa solo a se stessa, caricandoci di tasse e balzelli come l'odiosa ici e di burocrazia assurda e perditempo. Il voto da me se lo possono scordare.

Inviato da: pantalone il 28.06.05 23:35

Signori, le soluzioni a questa INGIUSTIZIA sono DUE. 1. Abbiamo un' arma DEMOCRATICA e MICIDIALE se saputa usare intelligentemente e scientificamente ( CONSIDERATE E QUESTO E' DELLA MASSIMA IMPORTANZA IN ITALIA L'80% della popolazione è proprietaria della casa in cui abita moltiplicate ogni proprietario X 3 ovverosia il PROPRIETARIO + 3 PERSONE vale a dire UN NUCLEO FAMILIARE riportate questi piccoli numeri su una scala più grande e cioè su quanti ITALIANI CI SONO IN ITALIA O COMUNQUE QUANTI SONO I RESIDENTI E IN SOLDONI NE VIENE FUORI CHE SU UNA POPOLAZIONE DI 57.000.000 DI PERSONE 45.600.000 SONO PROPRIETARI DELLA CASA IN CUI ABITANO E CI DEVONO PAGARE SVARIATE TASSE TRA CUI L'I.C.I. ORA SE 45.600.000 ELETTORI SI ASTENGONO QUALE FORMA DI PROTESTA COSA NE PUO' CONSEGUIRE ? ) si può ottenere quel che si vuole.

2. 45.600.000 PERSONE LASCIANO L' ITALIA E SI TRASFERISCONO LASCIANDO ARMI E BAGAGLI ALL' ESTERO LASCIANDO IN QUESTO PAESE GLI EXTRACOMUNITARI DI CUI SEMBRANO INNAMORATI I NOSTRI GOVERNANTI.

MEDITATE GENTE MEDITATE.......................

Inviato da: LUPO NERO il 30.06.05 17:18

Lupo nero hai perfettamente ragione, io e la mia famiglia tra qualche anno lasceremo questo BELLISSIMO, STRAORDINARIO PAESE ma governato da inetti,incapaci,incompetenti,inadeguati e smidollati, e grandissimi mangiapane a tradimento da BERLUSCONI a PRODI passando attraverso FINI D'ALEMA e quant'altro e ce ne andremo in VENEZUELA dove c'è una BELLISSIMA E FEROCISSIMA DITTATURA MILITARE ma se ti fai gli affari tuoi e non rompi le scatole ti godi il denaro che hai la CASA sulla quale non esiste un centesimo bucato di tasse un paese, un mare ed un clima da sogno.

Addio ITALIA ti ricorderò con amore e forse anche con un pizzico di nostalgia, ma NON MI VOLTERO' INDIETRO.

ENRICO.

Inviato da: blu night il 04.07.05 19:25

Connazionali, Amici, nelle ultime 24 ore allarmati da alcuni accadimenti politici degli ultimi giorni, hanno avuto luogo in tutto il TERRITORIO NAZIONALE riunioni del MOVIMENTO con lo scopo di ANALIZZARE e CERCARE DI COMPRENDERE IL SENSO DI ALCUNE COSE CHE IN QUESTI GIORNI STANNO ACCADENDO NEL NOSTRO PAESE E CHE CI HANNO NOTEVOLMENTE INCURIOSITI E PORTATI A PORCI TUTTA UNA SERIE DI DOMANDE, al termine delle quali attraverso il telefono e la rete ci siamo scambiati un' impressione che è la stessa da BOLZANO a PANTELLERIA, ma andiamo con un certo ordine per cosi dire LOGICO.

Recentemente è stato per così dire RIFONDATO un PARTITO POLITICO che le INCHIESTE GIUDIZIARIE degli anni 90 avevano distrutto, la DEMOCRAZIA CRISTIANA i cui parlamentari sono attualmente un pò in tutti gli schieramenti ma uno di questi un certo Gianfranco ROTONDI che militava in FORZA ITALIA, è fuoriscito dal partito per dare vita ad un partito che si chiama " DEMOCRAZIA CRISTIANA PER LE AUTONOMIE " ATTENZIONE AL NOME SECONDO NOI NON E' UNA CASUALITA', a questo partito piano piano ed in sordina stanno aderendo parlamentari che attualmente come dicevamo innanzi militano in ambedue gli schieramenti, e questa è solo una parte della storia.

Nella serata di LUNEDI 04 DI LUGLIO è ripresa una consuetudine che in questi ultimi tempi si è dovuta interrompere " LE CENE DI BOSSI AD ARCORE A CASA DI BERLUSCONI " vi chiederete qual'è il nesso tra la cena tra BOSSI, BERLUSCONI E TREMONTI E LA RIFONDAZIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA PER LE AUTONOMIE,......... QUAL'E' IL TEMA CARO ALLA LEGA NORD ? IL FEDERALISMO, ora secondo voi per BERLUSCONI sarà mai possibile concedere alla LEGA NORD il FEDERALISMO( CHE OVVIAMENTE NON PUO' CHE TRADURSI IN UNA MASSICCIA TASSAZIONE A LIVELLO LOCALE , I.C.I., IRPEF COMUNALI, REGIONALI E QUANT'ALTRO ) quando all' interno della COALIZIONE c'è un PARTITO come ALLEANZA NAZIONALE che sapendo di rischiare di perdere il proprio elettorato( ed a questo riguardo ci risulta che all' interno del partito è in atto un vero e proprio terremoto perchè hanno una fifa blu) su un tema di questo genere darà mai il proprio assenso ? Noi siamo convintissimi di no, a questo punto le ipotesi che noi facciamo sono le seguenti: la destra perde alla stragrande le prossime politiche, ( LA SINISTRA COME E' OVVIO LE VINCERA' MA NON RIUSCIRA' A GOVERNARE PER VARIE E SVARIATE RAGIONI ED IL COPIONE SI RIPETERA' FEDELMENTE ANZI NOI IPOTIZZIAMO DOPO IL 2006 ELEZIONI ANTICIPATE ) in questo modo FORZA ITALIA E LA LEGA si liberano di ALLEANZA NAZIONALE il cui LEADER peraltro non gode più di credibilità e ancor meno della fiducia del proprio elettorato però anche BERLUSCONI come LEADER è ormai POLITICAMENTE DEBOLE ed all'incirca nelle stesse condizioni di FINI è dunque un alleato divenuto ormai SCOMODO, ragione per la quale vi ricordate l'episodio dell' ultima cena i cui passi sono riportati anche nel VANGELO ? Il CRISTO durante quella cena disse agli APOSTOLI " UNO DI VOI MI TRADIRA' " Gli si rivolse GIUDA che gli disse: RABBI TU CREDI CHE SARO' IO A TRADIRTI ? ED EGLI RISPOSE: " TU LO HAI DETTO ", quale sarà l'epilogo di tutta questa storia ? BOSSI ABBANDONA BERLUSCONI AL PROPRIO DESTINO, La DEMOCRAZIA CRISTIANA PER LE AUTONOMIE E LA LEGA NORD SI ALLEANO ( ANCHE CON QUALCHE ALTRO PARTITO AUTONOMISTA PRESENTE IN ITALIA ) CERCANDO DI DARE VITA AD UN PARTITO NAZIONALE CERCANDO DI AQCUISIRE I VOTI E L'ELETTORATO CHE PRIMA VOTAVANO PER FORZA ITALIA ED ALLEANZA NAZIONALE OLTRE A CERCARE DI RAZZOLARE ANCHE IN ALTRI TERRITORI , A QUESTO PUNTO CREDIAMO CHE VI SARA' SEMPLICISSIMO E LAPALLISSIANO TIRARE LE CONCLUSIONI, QUINDI AMICI " IN CAMPANA"!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


F/TO

Robin di SHERWOOD

Inviato da: ROBIN SHERWOOD il 06.07.05 00:34

Carissimi, mi limito ad invidiare il signore che su questi fogli ho letto che ha pronte le valigie per andarsene avivere in VENUELA;fa veramente molto bene ,quello che abbiamo ,oggi in particolar modo, e', purtroppo ,un paese ridotto al lumicino.I nostri "carissimi"governanti percepiscono emolumenti di 140.000 euro annuali per presenziare alle riunioni EUROPE,senza peraltro produrre nessun beneficio per il nostro povero e disastrato paese,lo stanno ogni giorno di piu' trasportando verso un abisso di cui non si vedeb il fondo.Il paese che percepisce il valore piu' basso fra i 25 riceve 7000 euro per anno. I nostri "cari" governanti non si vergognano di tutto cio'?Io li sto definendo "cari e "carissimi" ma ,credetemi se potessi li brucerei vivi. Sono un lavoratore che ha lavorato 11 anni in Africa e 10 anni in Sudamerica e non pensavo che un paese bello come il nostro potesse essere ridotto in questomodo . mMi dispiace moltissimo di questa situazione ,solo spero che presto cambi.

Inviato da: ERNESTO il 11.07.05 22:11

Ernesto, hai ragioni da vendere. Se poi consideriamo che In Italia abbimo ottimi ricercatori universitari che hanno sacrificato gli anni più belli della loro vita per studiare e farsi una laurea e che alla fine sono pagati con uno sputo in faccia, costretti a emigrare all'estero per fare ricerca seria, mentre i nostri politici, molti senza neppure uno straccio di laurea, prendono stipendi stratosferici per fare cosa poi? Restare a casa il più delle volte, allora viene proprio voglia di mandarli a stendere tutti.

Inviato da: Piero il 12.07.05 09:33

Signor PRESIDENTE, noi siamo sempre qui, la seguiamo con la MASSIMA ATTENZIONE, vogliamo sperare che ELLA nell'incontro avuto con i rappresentanti degli ENTI LOCALI, abbia loro detto quali saranno i NUOVI CANALI DI FINANZIAMENTO, anche perchè noi a seguito di ciò diffonderemo in tutta ITALIA un DOCUMENTO contenente alcune sue DICHIARAZIONI a questo riguardo.


F/TO

Robin di SHERWOOD

( MAIL INVIATA ALLA SEGRETERIA DEL PRESIDENTE BERLUSCONI )

Inviato da: ROBIN SHERWOOD il 14.07.05 19:03

LA DOMANDA SORGE SPONTANEA ( COME DICE QUALCUNO ) SIGNOR PRESIDENTE, QUALE SCUOLA FREQUENTANO I SUOI FIGLI ?

F/TO

Robin di SHERWOOD

Inviato da: ROBIN SHERWOOD il 15.07.05 08:42

L'antievasione punta sui Comuni
L'agenzia del Territorio diffonde una nuova circolare per dare attuazione alle verifiche previste dalla legge finanziaria 2005. Pronto il software per l'invio dati dagli enti locali

di Franco Guazzone


Il testo della circolare 10 del 4 agosto 2005


La fantomatica soglia del 15% L


E l'Ici attende le «emersioni»


A otto mesi dal varo della Finanziari 2005 parte la lotta all'evasione nel settore immobiliare.
L'agenzia del Territorio, con la circolare 10 del 4 agosto, detta le procedure tecniche e operative per l'attuazione dei commi 336 e 337 della legge 311/ 04 sull'emersione dei fabbricati sconosciuti al Fisco.
La Finanziaria 2005 dispone, in particolare, la segnalazione, da parte dei Comuni, agli uffici provinciali dell'Agenzia delle unità immobiliari che hanno formato oggetto di ristrutturazione o risanamento edilizio e che abbiano comportato modifiche della consistenza o della destinazione. Interventi che sono rilevanti agli effetti del classamento catastale, anche in rapporto al valore di mercato, per le quali non risultano presentate le denunce di variazione.
In realtà, l'Agenzia si era già espressa sulle linee generali della svolta con un provvedimento del 16 febbraio 2005 che la circolare riprende.
Intanto, il Territorio mette a disposizione dei Comuni e degli uffici anche software e istruzioni sia per la segnalazione degli immobili da esaminare, sia per la comunicazione degli esiti dei controlli.
Individuazione delle unità da riclassificare.
Gli enti locali dovranno monitorare l'archivio delle concessioni edilizie e delle Dia riguardanti almeno l'ultimo decennio per individuare quelle relative alle proprietà private alle quali non ha fatto seguito la presentazione delle denunce catastali. Operazione che verrà effettuata attraverso l'incrocio con i dati dell'archivio catastale, al quale tutti i Comuni hanno accesso.
Dalla segnalazione saranno escluse le unità immobiliari che non rientrano in questa ipotesi, anche se presentano classamenti non coerenti con quelli similari esistenti nella zona. L'intervento potrà essere effettuato, in questi casi, in occasione della revisione parziale dei classamenti ( comma 335) o per revisioni generali o su segnalazione specifica ( articolo 3, comma 58, legge 662/ 96).
La bussola per i Comuni.
Seguono poi le istruzioni per coordinare le operazioni fra Comuni e uffici dell'Agenzia per la nomina di funzionari che dovranno fornire assistenza tecnica ai dipendenti comunali. Le informazioni riguarderanno gli elementi censuari rilevanti, necessari per una corretta segnalazione non solo delle unità soggette a cambiamenti, ma anche delle costruzioni nuove, mai dichiarate, o costruzioni esenti ( per esempio, fabbricati rurali) che hanno perso le caratteristiche di esenzione.
Oltre ai dati identificativi catastali e/ o toponomastici, le segnalazioni dovranno contenere il nome del proprietario o dell'amministratore, se si tratta di un condominio; la data della richiesta inviata ai proprietari, con l'invito a presentare le denunce mancanti entro 90 giorni, relative a unità: non dichiarate di fabbricati esistenti; con diversa destinazione ( ad esempio, un magazzino diventato negozio); con incremento di valore e redditività superiore al 15% in seguito dei lavori eseguiti; con variazione della consistenza; cambio di categoria per accorpamento e con altre unità o inserimento di servizi igienici, per le unità di categoria A/ 5 e A/ 6; con diverse caratteristiche per l'installazione di nuovi impianti ( per esempio, ascensore) eccetera. Va anche indicata la data di completamento delle opere, che ha rilievo agli effetti fiscali ( si veda il servizio sull'Ici).
Classamento d'ufficio e sanzioni.
Se i proprietari dell'immobile non risponderanno alla richiesta, provvederà l'ufficio catastale, inviando un avviso di sopraluogo almeno tre giorni prima. Le spese di trasferta e classamento saranno a carico degli interessati ( mediamente 600 euro per un appartamento).
Scattano anche le sanzioni che partono da un minimo di 258 fino a un massimo di 2.066 euro per unità, con possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso.
In alcuni casi, però, anche se richiesta, la denuncia non deve essere presentata: per esempio, quando la consistenza non cambia, oppure i lavori eseguiti sono relativi all'ordinaria e straordinaria manutenzione, con sostituzione di elementi necessari alla conservazione dell'immobile ( per esempio, sostituzione di servizi igienici, pavimenti, serramenti). Se il contribuente ha già presentato la denuncia dovrà darne comunicazione al Comune e all'ufficio catastale.
È inoltre possibile che la variazione catastale presentata dal contribuente o redatta d'ufficio abbia un classamento superiore a quello di altre unità dello stesso immobile: in questa ipotesi, l'ufficio dovrà intervenire per incrementare le rendite di tutte le altre unità. È il caso di fabbricati ubicati in zone per le quali sono state realizzate opere infrastrutturali ( strade, linee di trasporto pubblico su rotaia o metropolitane) per le quali è prevista la revisione dei classamenti.
Dopo ogni classamento effettuato d'ufficio o in rettifica di quello presentato dai contribuenti, l'Agenzia dovrà notificarne le risultanze che saranno impugnabili, entro 60 giorni, presso le Commissioni tributarie provinciali.
5 agosto 2005

Inviato da: LUPO NERO il 09.08.05 11:17

E all’estero la casa “ dribbla l’imposta

La comparazione tra i regimi impositivi, costituisce di per se esercizio non facile che talvolta può condurre a conclusioni fuorvianti o comunque poco indicative. Ciò è ancor più vero per il regime di tassazione dei redditi immobiliari e più in particolare per quello relativo agli immobili adibiti ad abitazione del contribuente o da lui utilizzati come residenza secondaria. Le variabili fiscali sono infatti molteplici e comprendono anche l’imposizione patrimoniale e quella diretta prelevate a livello locale ( ma bisogna tenere conto anche delle indirette che gravano sul contribuente nel caso di cessione dell’immobile ).

L’ esame del regime di tassazione in altri Paesi ( ai fini delle imposte dirette ) della residenza principale e di quella secondaria, entrambe di proprietà del contribuente persona fisica, fornisce, tuttavia indicazioni sufficientemente chiare in merito alla situazione di sfavore del contribuente residente in Italia.

Ciò emerge con chiarezza dalla tabella che raffronta sinteticamente le variabili più significative, evidenziandone il regime di tassazione, incluso quello relativo alla deducibilità degli interessi passivi relativi ai mutui ipotecari.

In Regno unito, Gran Bretagna, Germania e Francia ad esempio prima e seconda casa non scontano tributi diretti nell’ipotesi di utilizzazione dell’immobile da parte del contribuente ( la tavola non fa quindi riferimento alla tassazione nell’ipotesi di locazione a terzi ).

In Spagna la seconda casa non comporta alcuna imposizione mentre solo in Belgio per essa è prevista una forma di tassazione su base catastale con franchigia esente fino a circa 136.500 franchi Belgi.

Una corretta comparazione deve, tuttavia, tenere conto anche delle imposte locali o patrimoniali, anche considerando tali prelievi, il raffronto tra i vari Paesi mostra ancora uno svantaggio per il contribuente Italiano.

Le imposte patrimoniali sono applicate solo in alcuni Paesi, comunque concedono al contribuente franchige assai generose ( circa 70 milioni di lire per singolo componente il nucleo familiare in Germania, circa 800 milioni di lire per il contribuente in Francia ).

Lo svantaggio emerge con ancora maggiore chiarezza dal raffronto del regime di deducibilità degli interessi relativi a mutui contratti per l’ acquisto dell’ abitazione.

In numerosi Paesi, la deducibilità è assoluta è cioè senza limiti di importo a prescindere dall’aliquota marginale applicabile al soggetto passivo (Paesi Bassi).


Dove sussistono dei tetti massimi di deducibilità sono assai elevati ( 800mila Pesetas in Spagna, 120mila Marchi in Germania solo nel triennio successivo all’ acquisto della casa ).

Uno scenario ben diverso rispetto alla misera deduzione concessa dalla legislazione tributaria Italiana.

Per il contribuente residente in Italia non resta che una (magra) consolazione: i redditi derivanti da immobili all’ estero sono determinati secondo le norme applicabili dallo Stato estero e quindi il contribuente Italiano può trarre qualche vantaggio dalla generosa normativa vigente in altri Paesi.

L’ articolo 84 secondo comma del testo unico delle imposte sui redditi stabilisce infatti che ai redditi dei terreni e dei fabbricati situati all’ estero concorrono alla formazione del reddito complessivo nell’ ammontare netto risultato dalla valutazione fatta nello Stato estero per il corrispondente periodo di imposta o, in caso di difformità dei periodi di imposizione, per il periodo di imposizione estero che scade nel corso di quello Italiano.

I redditi dei fabbricati non soggetti a imposte sui redditi nello Stato estero, concorrono a formare il reddito complessivo per l’ ammontare percepito nel periodo di imposta ridotto del 25% a titolo di deduzione forfettaria delle spese.

Ne consegue che una residenza secondaria in Gran Bretagna detenuta a titolo di proprietà da un residente Italiano non sconterebbe alcun tributo diretto né all’ estero, né in Italia.

La rassegna del regime impositivo, evidenzia notevoli differenze tra le legislazioni dei vari Stati, orientati in due direzioni antitetiche: imputazione “ FITTIZIA “ del reddito per i sistemi di imposizione catastale, come L’ Italia, rispetto ad una tassazione sulla base del reddito effettivamente realizzato ( con conseguente intassabilità nel caso di utilizzo diretto dell’ immobile ).

Riguardo alle prospettive di un eventuale allineamento alla legislazione di altri Paesi, è difficile pensare che il contribuente italiano possa contare sul Mercato unico o sulle conseguenti iniziative della Comunità in materia di fiscalità diretta, giacchè le Istituzioni Comunitarie hanno più volte manifestato l’ intenzione di privilegiare l’ armonizzazione della fiscalità delle imprese.

Non resta quindi che sperare in una autonoma iniziativa del Legislatore Italiano.


Paese Tassazione prima casa Tassazione seconda casa Interessi ipotecari Imposta patrimoniale Altre imposte
BELGIO Reddito imponibile su base catastale- Esenzione per i primi 138.500 franchi Belgi Reddito imponibile su base catastale Detraibili solo dal reddito immobiliare NO NESSUNA
GERMANIA Nessuna Tassazione Nessuna Tassazione Deducibili per i primi tre anni dall’acquisto (Max 120 mila DM per anno) SI Aliquota dello 0,5% su Patrimonio eccedente 70 mila DM per componente il nucleo familiare Un’ Imposta fondiaria ( a favore dei Comuni) è dovuta sul valore dell’ immobile. Aliquote dallo 0,35% al 1,5%
SPAGNA Tassazione sul reddito presunto calcolato sulla base del 2% del valore accertato ai fini dell’ imposta patrimoniale Nessuna Tassazione Deducibili nel limite di 800 mila Pesetas solo su mutui prima casa SI Aliquota progressiva dallo 0,2% al 2,5% Un’ Imposta fondiaria ( a beneficio dei Comuni ) è dovuta sul valore catastale dell’ immobile. Aliquote dal minimo di 0,4% al massimo del 1,3%
REGNO UNITO Nessuna Tassazione Nessuna Tassazione Generalmente deducibili se relativi a mutui su prima casa NO E’ dovuta un’ Imposta Comunale ( POOL TAX) (a chiunque occupi anche a titolo diverso dalla proprietà) un immobile
PAESI BASSI Tassazione sul reddito presunto ( a base imponibile è pari al 2,5% del valore locativo pari a sua volta al 60% del valore di mercato ) Tassazione sul reddito presunto ( a base imponibile è pari al 2,5% del valore locativo pari a sua volta al 100% del valore di mercato ) Generalmente deducibili senza limitazioni SI Aliquota dello 0,8% sul Patrimonio eccedente 99 mila DFI 125 mila DFI per Comunioni tra coniugi. I valori sono quelli stabiliti per le imposte sul reddito E’ prevista un’ Imposta Municipale di importo variabile ( da 200 DFI a 3000 DFI circa dovuta da chiunque occupi un immobile
FRANCIA Nessuna Tassazione Nessuna Tassazione E’ previsto un credito di Imposta solo per i contribuenti la cui aliquota marginale non eccede il 53,9% l’ ammontare massimo detraibile è pari a 10.000 Ffr. Ulteriori detrazioni sono concesse per i familiari a carico SI Aliquote dallo 0,5% al 1,5% sul patrimonio eccedente 4.390.000 Ffr. E’ dovuta un’ Imposta Comunale da chiunque occupi (ANCHE A TITOLO DIVERSO DALLA PROPRIETA’) un immobile

ESTRATTO E FEDELMENTE RICOSTRUITO DA UN ARTICOLO APPARSO SUL SOLE 24 ORE DEL 03.05.1993
A firma di:
Guglielmo
Maisto*
*Docente
di Diritto
tributario
presso
l'Università
Cattolica
di Piacenza.
Avvocato
in Milano

Inviato da: Robin SHERWOOD il 09.08.05 11:32

ATTENZIONE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! MASSIMA PRUDENZA, STIAMO PER DIFFONDERE IN RETE UNA DICHIARAZIONE MOLTO IMPEGNATIVA RILASCIATA DAL PRESIDENTE BERLUSCONI A RIGUARDO DEL FEDERALISMO FISCALE,....................... GLI ITALIANI VI RENDERANNO CONTO

MAIL INVIATA AL DOTT.SANDRO CACCHIARELLI, GIA' MEMBRO DEL COMITATO POLITICO DI ALLEANZA NAZIONALE (SEGRETERIA DEL VICE MINISTRO ALL'ECONOMIA DOTT.BALDASSARRI


F/TO

Robin di SHERWOOD

Inviato da: Robin SHERWOOD (MOVIMENTO DI OPINIONE) il 14.08.05 11:36

La verità è che ci hanno ammaestrati per bene.
Loro (destra, sinistra, centro, cani e porci) vanno al potere e fanno i loro sporchi giochi con i nostri soldi, tanto sanno che nessuno verrà a tirarli giù dalla poltrona con la forza, a suon di botte.

La mia proposta è quella di manifestare, perchè in Italia è anche vero che chi non manifesta a quanto pare non ottiene niente e poi si vedrà. Riprendiamoci il nostro paese!

Inviato da: Silvestra il 17.08.05 11:09

NON ESISTE UNA SINISTRA, UN CENTRO E UNA DESTRA, VE LO VOLETE METTERE IN TESTA??!! CI SONO SOLO GRANDI GIOCHI DI POTERE E NOI PER LEGGE SIAMO OBBLIGATI A VOTARNE UNO! MI FANNO RIDERE QUELLI CHE DEMONIZZANO BERLUSCONI. VI RENDETE CONTO CHE LA SINISTRA E' UGUALE O AVETE PROPRIO GLI OCCHI FODERATI DI SALAME???? LA SINISTRA CONTA SU UNA TIFOSERIA CHE ANZICHE' RAGIONARE CON LA PROPRIA TESTA E ACCORGERSI CHE I POLITICI AL POTERE SONO PROPRIO TUTTI TUTTI TUTTI UGUALI (CIOE' MANGIAPANE A TRADIMENTO), PERDE IL PROPRIO TEMPO A DISTRIBUIRE VOLANTINI POLITICI FUORI DAI LICEI.
NON CAPITE CHE I POLITICI CAMPANO SU QUESTE TIFOSERIE E CHE SOLO QUANDO NESSUNO DARA' PIU' RETTA ALLE FESSERIE CHE DICONO FORSE, DICO FORSE, RIUSCIREMO AD AVERE UN PO' DI VOCE IN CAPITOLO??

Inviato da: Silvestra il 17.08.05 11:31

Il MOVIMENTO DI OPINIONE ROBIN DI SHERWOOD NON SIMPATIZZA NE' PARTEGGIA PER NESSUNO, ABBIAMO SEMPLICEMENTE DECISO ( SIAMO PRESENTI IN TUTTA ITALIA, SIAMO IN GRADO DI ORIENTARE LE TORNATE ELETTORALI,ED ANCHE DI PROVOCARE LA PARALISI ELETTORALE DEL PAESE E SE NECESSARIO E OVE NON VENISSERO ACCOLTE LE NOSTRE RICHIESTE ANCHE L'ANARCHIA TOTALE, LO ABBIAMO FATTO NEL CORSO DELLE RECENTI AMMINISTRATIVE, SE NON CI CREDETE CONTATTATE L'AVVOCATO CORRADO SFORZA FOGLIANI PRESIDENTE DI CONFEDILIZIA INDIRIZZO E-MAIL ROMA@CONFEDILIZIA.IT )Bene Messer Gianfranco, ora avete provato quel che accade a chi non mantiene fede alle proprie promesse e a meno che ( ed in questo caso dimostrereste ancora una volta STUPIDITA’ ) quello che voi chiamate EUFEMISTICAMENTE “ CAMPANELLO D’ALLARME “ non desideriate divenga una “ CAMPANA DAGLI ULTIMI RINTOCCHI “ ecco quel che farete e lo farete entro e non oltre il 30 APRILE dell’ ANNO del SIGNORE 2005.

F/TO

Robin di SHERWOOD


LE ISTRUZIONI SEGUONO IN SECONDA PAGINA.


1. Contatterete l’ Avvocato Corrado SFORZA FOGLIANI ( PRESIDENTE DI CONFEDILIZIA ) e con lo stesso prenderete accordi per quanto segue:

2. Prenderete contatti con il Dott. Bruno VESPA per concordare una trasmissione in PRIMA SERATA alla quale parteciperete congiuntamente all’ Avvocato SFORZA FOGLIANI.

3. Nel corso della DETTA TRASMISSIONE ANNUNCERETE CHE L’ODIOSA IMPOSTA CHE AVEVATE PROMESSO DI CANCELLARE ( COME DA DOCUMENTO ALLEGATO ) SARA’ ABOLITA SENZA INDUGI E/O RIPENSAMENTI DI ALCUN GENERE E SENZA TENER CONTO DELL’OPINIONE DEI VOSTRI ALLEATI GIA’ DALLA FINANZIARIA PER L’ANNO 2006.

4. CANCELLERETE PER GLI ENTI LOCALI OGNI POTESTA’ IMPOSITIVA DI ALCUN GENERE ANNUNCIANDOLO PUBBLICAMENTE NEL CORSO DELLA GIA’ CITATA TRASMISSIONE A TITOLO DI PERSONALE IMPEGNO.

5. RIPRISTINERETE L’OBBLIGO PER I PROSSIMI 5 ( CINQUE ) ANNI DELLA ESPOSIZIONE DEL DOPPIO PREZZO PER TUTTI GLI ESERCIZI COMMERCIALI CON CONTROLLI SERRATI DEL RISPETTO DI TALE NORMA. ANNUNCIANDOLO SEMPRE NEL CORSO DELLA TRASMISSIONE.

6. RIVEDRETE AL RIALZO TUTTE LE RETRIBUZIONI CHE RIENTRANO SOTTO LA COMPETENZA DEL GOVERNO.QUESTO E' IL TESTO CHE NOI ABBIAMO INVIATO ALLA SEGRETERIA DI PALAZZO CHIGI DELL'ON.FINI OLTRE CHE A QUOTIDIANI, ISTITUZIONI,EMITTENTI VIDEO E RADIOFONICHE ED A MOLTISSIMI ITALIANI PRIMA CHE AVESSERO LUOGO LE VARIE TORNATE ELETTORALI, IL SOPRACITATO HA FATTO ORECCHIE DA MERCANTE E NOI LO ABBIAMO PAGATO CON LA MONETA CHE GLI AVEVAMO PROMESSO E VISTO CHE ANCORA SI OSTINA NELLA SUA ENORME SUPERBIA, ABBIAMO DECISO E DECRETATO CHE ALLEANZA NAZIONALE DOVRA' SCOMPARIRE DAL PANORAMA POLITICO ITALIANO E COSI' AVVERRA', QUANTO AI LORO ANTAGONISTI POLITICI ABBIAMO IN SERBO ANCHE PER LORO LA GIUSTA MONETA, ABBIAMO DECISO E PROPOSTO (VIA E-MAIL) ALL'AVVOCATO SFORZA FOGLIANI DI SCENDERE NELL'AGONE CON UN PROPRIO SCHIERAMENTO COL PRECISO PROGRAMMA DI ELIMINARE QUALSIVOGLIA GENERE DI IMPOSIZIONE IMMOBILIARE. O QUESTO SARA'O QUESTO PAESE ANDRA' INCONTRO ALL'INGOVERNABILITA'...........A MALI ESTREMI.....................

Inviato da: Robin SHERWOOD il 17.08.05 16:47

Speriamo...

Inviato da: Silvestra il 18.08.05 22:42

Mi spiace ma non credo che abbiate tutto questo potere. Mi sembra che le amministrative siano state perse dalla destra perchè in questi anni ha fatto un gioco sporco e gli italiani, da bravi caproni quali sono, abbiano votato la sinistra per punirli... peccato che quest'ultima sia della stessa forza. Alle prossime elezioni la destra probabilmente perderà per lo stesso motivo e finiremo nelle mani degli altri aguzzini. Questo è ciò che penso io. Perchè chi va al potere ci va e ci rimane grazie ai grandi mangiasoldi che governano realmente il paese. Vi siete mai chiesti perchè i governanti che sono stati colti con le mani nel sacco non sono stati espropriati delle ricchezze che hanno accumulato? Sono magari finiti nell'ombra, questo è tutto ciò che hanno pagato. Chi ha pagato e continua a pagare queste mangerie siamo noi. Che fine ha fatto Duilio Poggiolini ad esempio? Non credo proprio che stia marcendo in carcere e non credo che i lingotti che aveva nascosto in casa abbiano contribuito a bilanciare i conti pubblici. Quello che penso io non ha importanza, ma credo che si arriverà al punto in cui la gente non potrà più viaggiare con la testa nel sacco come fa ora. Anche perchè c'è da aspettarsi da un momento all'altro che blocchino i conti correnti, come hanno fatto in Argentina.

Inviato da: Silvestra il 18.08.05 23:16

Silvestra, lei ( come è giusto che sia, libertà e democrazia vivaddio è anche questo ) è padronissima di non crederci, noi peraltro non accampiamo meriti nè abbiamo smanie di potere, stiamo sic et simpliciter facendo ragionare con la propria testa i CITTADINI E NON COME I POLITICI VORREBBERO CHE NOI FOSSIMO E CIOE'SUDDITI, a noi risulta da una dichiarazione a suo tempo rilasciata ( E DA TANTI ALTRI PICCOLI TASSELLI CHE VANNO COMPRESI ED OPPORTUNAMENTE INTERPRETATI ) dal SENATORE Domenico NANIA all' ADN KRONOS che la ragione per la quale ALLEANZA NAZIONALE è stata CASTIGATA nel corso delle recenti AMMINISTRATIVE era che L' ELETTORATO era stato raggiunto e infastidito da "MESSAGGI DEVASTANTI" stiamo usando parole sue, bene gli autori di quei messaggi ( PERALTRO COMPLETI DI DOCUMENTAZIONE ACCUSATORIA E NON SMENTIBILE NEI CONFRONTI DI ALLEANZA NAZIONALE ) eravamo, siamo e saremo noi e seguiteremo ostinatamente fino a quando avremo raggiunto gli obbiettivi che ci siamo posti, quanto agli antagonisti combatteremo PACIFICAMENTE CON L'ARMA DELL'INFORMAZIONE LIBERA, DEMOCRATICA, purtuttavia ci adopereremo perchè COSTORO NON ABBIANO MAI PIU' L'OPPORTUNITA' DI TORNARE A VESSARCI.

Se vuole via E-MAIL il documento che ha INCHIODATO AN ALLE PROPRIE RESPONSABILITA' che è in formato pdf e quindi per leggerlo è necessario aver installato sul proprio PC il programma ACROBAT il nostro indirizzo E-MAIL è: robinofsherwood_01@hotmail.com non si paga nulla, la nostra enorme soddisfazione consiste 1.Far capire ai politici ( TUTTI, SENZA NESSUNA DISTINZIONE E SENZA SCONTI PER NESSUNO ) che in questo PAESE hanno finito di fare i loro porci comodi perchè da questo momento vengono controllati costantemente 24 ore su 24 365 giorni all'anno, da questo momento prima di pronunciare UNA SOLA VOCALE DOVRANNO RIFLETTERCI MOLTO ATTENTAMENTE PERCHE' DOPO CHE L'AVRANNO DETTA DOVRANNO COSTI QUEL CHE COSTI CATEGORICAMENTE MANTENERLA ( QUESTA E' LA RAGIONE DEL NOSTRO ACCANIMENTO NEI CONFRONTI DI ALLEANZA NAZIONALE E SOPRATTUTTO NON INTENDIAMO LASCIAR CORRERE IL COMPORTAMENTO ARROGGANTE ED ALTEZZOSO ASSUNTO DALL'ON.FINI ).

LA SALUTIAMO E RESTIAMO A SUA DISPOSIZIONE E NATURALMENTE ANCHE DI TUTTI I CONNAZIONALI.

F/TO

Robin di SHERWOOD

NOTA A MARGINE: USANDO QUESTO SITO COME LUOGO DI INCONTRO E SCAMBIO DI IDEE, PROVIAMO A CONTARCI LASCIANDO SOLO IL PROPRIO NOME O UNO PSEUDONIMO LA DOMANDA E': ALLE PROSSIME POLITICHE VADO A VOTARE ? VADO A VOTARE E ANNULLO LA SCHEDA ? MI ASTENGO ? ( COSA DELLA QUALE "LOR SIGNORI" HANNO UNA FIFA BLU )VEDIAMO QUALI SARANNO I RISULTATI, CHI SCRIVE IN QUESTO MOMENTO ( IO SONO UNO DEI TANTISSIMI ALLEGRI COMPAGNI DELLA FORESTA DI SHERWOOD E MI CHIAMO ENRICO ) CON LA MIA FAMIGLIA 4 VOTI UTILI CI ASTERREMO.

Inviato da: Robin SHERWOOD il 19.08.05 12:05

Un uomo metodico. Tre volte la settimana fa la spesa da Celestino, il suo fruttivendolo di fiducia. Un mazzo di cicoria, due mele golden e le patate da fare lesse. Rari sfizi, il cartoccio di ciliegie o di fragole quando è stagione, un mango a Natale tagliato a fettine sottili. Salda ogni settimana, puntuale, il suo debito, poco più di 20 euro. «È sempre stato uno molto tirato», chiosa Celestino che conosce Poggiolini da quando faceva il medico della mutua e sconsigliava l'abuso di farmaci. Lo ricordano come un tipo parsimonioso anche allo spaccio di Poggioreale, il carcere dove ha trascorso sette mesi per corruzione. Una fetta di formaggio, la carta igienica e l'acqua minerale. Nessun extra. Ma nemmeno pane e acqua. Pranzo e cena li scroccava dai suoi facoltosi compagni di cella, l'ultimo l'ex ministro Giulio Di Donato, prima di coricarsi sulla branda con la coperta sulla testa per scacciare l'incubo.

Non se la spassava, Poggiolini, nemmeno quando poteva, da miliardario superburocrate che trasformava lo sciroppo in oro e i giornali ribattezzavano il "re Mida della sanità". Era ricco e viveva da tapino. Riempiva i forzieri di oro, quadri e gioielli, moltiplicava tra Italia e Svizzera i conti correnti e portava sempre lo stesso abito grigio, lo stesso cappotto liso. Psichiatri a convegno si sono scervellati sulla patologia di questo Paperone capace di godere solo per quello che Keynes chiamava «un fatto morboso e ripugnante»: l'amore per il denaro come possesso. I giudici non sono stati lì a indagare le vertiginose sottigliezze della psiche e l'hanno condannato a sette anni e mezzo, preferendo liquidare la sua come una "personalità criminale".

Adesso che è ufficialmente nullatenente, il terrore atavico della povertà lo precipita negli eccessi della sobrietà. Via l'autista, la seconda filippina, ridotte all'osso le spese, non esce quasi mai di casa e quando non può andare a piedi si sposta con la sua vecchia Punto. Parla sempre meno, ma scrive molto. Di tutto. Lettere, appunti, memoriali. Uno l'ha anche pubblicato ("Niente altro che la verità", Ed. L'Airone), lui in copertina, il capo chino, il pudore degli strabici. Un insuccesso esemplare. Imbarazzante per gli stessi editori, che hanno mandato le tante copie invendute al macero.

Si rifugia nella devozione l'ex "mostro della malasanità". Che in certi casi sconfina nel misticismo, come quando l'hanno visto implorante ai piedi della Madonna del Divino Amore. Va a messa tutte le mattine, da solo, genuflesso nell'ultima panca. «Non chiede mai nulla, viene, prega, qualche volta prende la comunione e se ne va», racconta don Serafino, il parroco della Regina Pacis, la chiesa di Monteverde, il quartiere romano dove Poggiolini abita. Una volta al mese fa la fila alla posta con tutti gli altri pensionati: 43 mila euro lordi l'anno dal ministero della Sanità più 2 mila euro come ex docente universitario. Spiccioli per uno come lui che ha siglato l'atto più sofferto della sua vita firmando il bonifico che spostava gli 11 miliardi dal suo conto svizzero alla Banca d'Italia. All'inizio lo riconoscevano e mormoravano, qualcuno lo insultava. Adesso nessuno ci fa più caso. Dieci anni dopo, l'odiato simbolo della Tangentopoli più ignobile, quella che lucrava sulla pelle della gente, sta scivolando via nell'invocato oblìo dell'anonimato. È scivolato anche più prosaicamente mesi fa lungo la strada, in una delle sue chilometriche passeggiate, sbattendo rovinosamente la faccia sul selciato e arrivando sfigurato al pronto soccorso. Ma niente lamenti, perché l'espiazione passa anche da questi inciampi. Cortese ma deciso. «Mi spiace, non parlo. Per anni mi sono svegliato con il terrore di vedere il mio nome o la mio foto sui giornali. Io sono e resterò un mito negativo e in Italia i miti, una volta creati, non si cambiano più». In tutti questi anni si è ingegnato a diventare invisibile, "l'ombra che cammina", come lo chiamano gli abitanti della zona. Impresa non facile per uno che ha la silhouette di Nosferatu, alto, magro, sempre curvo, l'occhio sporgente dell'ipertiroideo, le sopracciglia sature. Ha fantasticato il suicidio e si dice che ci abbia anche provato in carcere ma è stata la lettura di Borges a di-stoglierlo: «Le fughe dalla realtà non servono a nulla».

Ora si limita a prendere ipnotici per dormire. Le persiane al quarto piano del palazzo dove abita sono sempre chiuse e ha cancellato il suo nome dall'elenco telefonico. Non vede più nessuno, a parte il fratello architetto con cui va ogni tanto nella casa familiare di Norcia. La madre Lisa con cui viveva è morta, gli amici lo hanno abbandonato. Lo ha scaricato anche monsignor Angelini, il suo omologo al Vaticano, di cui Donat Cattin diceva che era il vero ministro della Sanità. E non vuole più saperne Pierr Di Maria, la moglie-complice con cui, secondo il pubblico ministero, aveva messo su una società a delinquere. Lui firmava, lei incassava. Insieme spiegavano alle industrie farmaceutiche le vie maestre per finire nel paradiso dei prontuari. L'ex lady Poggiolini vive ancora con il figlio cerebroleso in quella villa dell'Eur dove stupefatti carabinieri ci misero 12 ore per catalogare l'immane tesoro nascosto tra forzieri e puff.

A difendere Poggiolini dagli agguati del mondo restano Emmery, la domestica filippina, che non capisce o fa finta di non capire, e Alvaro, il portiere, un'ombra che affiora ostile nella guardiola buia contro chi si azzarda a molestarlo. Era lui a smistare la babele di regali che arrivavano dalle case farmaceutiche a Pasqua, Natale e persino Ferragosto. «Offerte spontanee», come le chiamava l'ex direttore generale. Aspettando la sentenza d'appello, Poggiolini non ha voluto ritirare i tre miliardi che la giustizia gli ha restituito. Un soprassalto di pudore o la stazione più eroica di una via crucis da scontare fino in fondo?

Su di lui premono anche la Procura di Trento che lo ha rinviato a giudizio per il reato di "epidemia colposa" (centinaia di denunce di malati di Aids e di epatite per la trasfusione di sangue infetto) e la Corte dei Conti che ha chiesto il risarcimento per danni morali. Lui in carcere a fare la fila con il vassoio per il rancio non ci vuole tornare. «Un trauma così non potrei più sopportarlo».


SILVESTRA ECCO COSA NE E' DI POGGIOLINI, QUANTO A CHI CI HA GOVERNATO FINO AD ORA LEI HA PERFETTAMENTE RAGIONE, PER CHI CI GOVERNERA' NEL FUTURO....................DIPENDERA' DA NOI, DA COME E QUANTO SAPREMO DISCERNERE, PER QUESTO ROBIN DI SHERWOOD HA DECISO DI ESSERCI NOTTE E GIORNO SENZA SOSTA.

F/TO

Robin di SHERWOOD

NOTA A MARGINE: Un nome ci permettiamo di farlo e di proporlo perchè sappiamo che è persona CAPACE,ONESTA,RETTA ALL'ALTEZZA DEL RUOLO E DELLE RESPONSABILITA' CHE DEL CASO DOVRA' ASSUMERSI, MA PER CONVINCERLO ABBIAMO BISOGNO DI TUTTI VOI AMICI, DOVETE TARTASSARLO DI MAIL, NON DEVE TROVARE PACE,DOVRA' CAPITOLARE PER DISPERAZIONE, NOI LO TARTASSIAMO UN GIORNO SI E L'ALTRO PURE SI TRATTA DELL'AVVOCATO CORRADO SFORZA FOGLIANI ED E' IL PRESIDENTE DI CONFEDILIZIA L'ORGANO DI RAPPRESENTANZA E TUTELA DEI PROPRIETARI IMMOBILIARI, L'INDIRIZZO E-MAIL E': roma@confedilizia.it il sito dove potrete attingere notizie circa la proprietà edilizia è:www.confedilizia.it, vogliamo che la profezia di SILVESTRA ( con il rispetto dovuto ad una SIGNORA ) NON SI AVVERI ? BENE AMICI, CONNAZIONALI, FRATELLI E SORELLE NEL SACRIFICIO, PADRI E MADRI DI FAMIGLIA AL PC E DATECI SOTTO SENZA RISPARMIO, INTASATE LA POSTA ELETTRONICA DI CONFEDILIZIA, QUESTA E' L'UNICA STRADA CHE ABBIAMO PER SALVARCI, A PROPOSITO ALLARME !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ATTENZIONE !!!!!!!!!! GUARDATE CHE ALLEANZA NAZIONALE ALL'IMPROVVISO E' DIVENTATA FAVOREVOLE AL "FEDERALISMO".

F/TO

Robin di SHERWOOD

Inviato da: Robin SHERWOOD il 19.08.05 19:45

La revisione delle rendite catastali per gli immobili urbani
La legge finanziaria ha disposto una revisione delle rendite catastali per gli immobili urbani. La modifica è automatica o può influenzare anche il calcolo dell'Irpef? Cambierà anche il valore catastale ai fini ICI? Le nuove rendite sono contestabili dal contribuente? La parola all'esperto...

La legge finanziaria per il 2005, la n. 311 del 30 dicembre 2004, nei commi 335 e seguenti dell'unico articolo, ha disposto la revisione della tassazione immobiliare, nel caso di specie la revisione delle rendite, ad alcune condizioni che qui andremo ad esaminare.
Tre sono i momenti di intervento che la legge finanziaria detta in tema di valore delle unità immobiliari o meglio delle rendite catastali ai fini ICI e Tarsu, in particolare le disposizioni contenute nei commi 335, 336 e 540 della legge n. 311/2004.
Il Legislatore in particolare prevede una revisione dei classamenti delle unità immobiliari di alcune zone del territorio comunale (comma 335 legge finanziaria 2005), un'analoga revisione del classamenti delle unità immobiliari oggetto di ristrutturazioni edilizie (comma 336 legge finanziaria 2005) e una particolare modalità di esecuzione delle stime censuarie relative ai fabbricati strumentali posseduti dalle imprese (comma 540 legge finanziaria 2005).
Vediamo in dettaglio la prima disposizione concernente la revisione parziale dei classamenti delle unità immobiliari di alcune zone o microzone del territorio comunale.
Revisione dei classamenti delle unità immobiliari di alcune zone del territorio comunale
Tra i vari interventi che hanno avuto, nella legge finanziaria per il 2005, ad oggetto i redditi immobiliari e la lotta al sommerso, un posto di rilievo l'assume la revisione parziale dei classamenti delle unità immobiliari site in alcune parti del territorio, per le quali, ai sensi del comma 335 della legge n. 311/2004, il rapporto tra il valore medio di mercato e il corrispondente valore medio catastale ai fini dell'applicazione dell'imposta comunale si discosta «significativamente dall'analogo rapporto relativo all'insieme delle microzone comunali». La citata norma in altre parole attribuisce ai Comuni la facoltà di individuare alcune porzioni del territorio comunale, le quali siano in effetti "anomale" rispetto alla media dei rapporti tra i valori catastali dei fabbricati e quelli reali ovvero di mercato.
Il Comune, una volta individuate le microzone "fuori mercato", chiederà l'intervento dell'Agenzia del Territorio competente, la quale provvederà a riconsiderare (non singolarmente ma per tipologia) i dati delle unità immobiliari ubicate nella porzione di territorio, attribuendo nuove categorie e classi. La revisione parziale del classamento (non quindi una modifica degli estimi o un incremento percentuale delle rendite) è operata dagli ufficio provinciali dell'Agenzia del territorio dietro richiesta in tal senso dei Comuni interessati. Non si tratta, è il caso di ribadirlo, di una revisione alias un aggiornamento generale degli estimi catastali ovvero dei valori delle unità censite, ma un allineamento parziale e limitato solo ad alcuni immobili (quelli ubicati nelle microzone "anomale").
Quanto alle modalità tecniche e operative per l'applicazione delle disposizioni ora ricordate, la legge finanziaria per il 2005, al comma 339, rinvia ad un provvedimento del Direttore dell'agenzia del Territorio, pubblicato sulla G.U. del 18 febbraio 2005.
Le "microzone"
Il Legislatore ha preso atto già nel 1998 della non perfetta rispondenza dei valori catastali degli immobili con i valori medi di mercato. Tale constatazione, ben nota specie con riferimento agli edifici presenti nei maggiori centri urbani, ha portato nel 1996, ad opera dei commi 154 e 155 dell'art. 3 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, alla previsione di una revisione generale delle zone censuarie, delle tariffe d'estimo, della qualificazione, classificazione e classamento delle unità immobiliari e dei relativi criteri nonché delle commissioni censuarie a ciò incaricate.
In attuazione delle citate disposizioni, con D.P.R. 23 marzo 1998, n. 138 è stato approvato un apposito regolamento per la revisione generale delle zone censuarie, delle tariffe d'estimo, delle unità immobiliari e dei relativi criteri. Il suddetto regolamento disponeva anche la delimitazione di cosiddette "microzone" ovvero porzioni continue del territorio comunale con omogeneità nei caratteri posizionali, urbanistici, storico-ambientali e socio–economici dei posizionamenti nonché nella dotazione dei servizi e delle infrastrutture urbane. In parole, all'interno del territorio comunale esistono zone residenziali ovvero di pregio, zone periferiche o vicine a zone industriali. Fabbricati con identiche caratteristiche di costruzioni e finiture hanno naturalmente valori diversi per il solo fatto di essere posizionati in zone meglio o peggio servite dai trasporti pubblici, più o meno lontane dal centro cittadino e per altre caratteristiche concernenti la loro ubicazione territoriale. Ai comuni pertanto il citato regolamento del 1998 demandava la individuazione di queste microzone, in modo da legare il valore catastale delle unità immobiliare anche alla specifica microzona comunale di ubicazione.
Dall'ormai non vicino 1998 nessun Governo ha mai affrontato in modo organico il tema della revisione degli estimi catastali.
I comuni hanno dal canto loro individuato le microzone in cui può essere diviso il territorio comunale (ad esempio il dipartimento delle Entrate del Comune di Roma ne ha delimitate ben 238, quello di Milano 56, Courmayeur 15, una o due zone al massimo i piccoli comuni).
Le modalità operative di revisione
L'Agenzia del territorio ha emanato il 16 febbraio scorso l'apposito regolamento previsto dal comma 339 dell'articolo unico della legge finanziaria 2005 (Legge n. 311/2004), dettando le procedure in base alle quali il Comune potrà richiedere la revisione dei valori catastali delle unità immobiliari con valore catastale "inadeguato".
La revisione dei classamenti delle unità immobiliari è parziale perché interessa soltanto gli edifici presenti in una o più delle microzone in cui è stato suddiviso il territorio comunale, a condizione che il rapporto tra il valore medio catastale si discosti per più del 35% dall'analogo rapporto relativo all'insieme delle microzone comunali (il Legislatore ha invece utilizzato il termine "significativamente").
In altre parole, in forza del suddetto provvedimento dell'Agenzia del Territorio, occorre definire quattro elementi:
1. il valore medio di compravendita al metro quadrato degli immobili (per tipologia omogenea di immobile ovvero presuntivamente per categoria catastale) per la singola microzona; tale valore è individuato dalle amministrazioni comunale ovvero dagli uffici provinciali dell'Agenzia del territorio in assenza di determinazione diretta da parte del comune;
2. il valore medio di compravendita al metro quadrato degli immobili, sempre riferito alla singola categoria, ma considerato per tutte le microzone comunali;
3. il valore medio catastale al metro quadrato (ai fini ICI) delle unità immobiliari omogenee (per categoria) nella singola microzona (occorre sommare tutti i valori delle unità immobiliari di una certa categoria esistenti nella microzona, e suddividere detta somma per la loro superficie totale (espressa in metri quadrati).;
4. il valore medio catastale (ai fini ICI) delle unità immobiliari omogenee (per categoria) in tutte le microzone del Comune.
Definiti questi valori (e di seguito ne evidenzieremo difficoltà e limiti) occorre determinare due indici:
1. il rapporto, riferito ad una particolare microzona, tra il valore medio di mercato aggiornato per la tipologia di immobile (punto 1 precedente) e il valore medio catastale (punto 3 precedente);
2. il rapporto, riferito a tutte le microzone comunali, tra valori medi di mercato (punto 2 precedente) e i valori medi catastali (punto 4 precedente).
Qualora i due rapporti si discostino in misura significativa (termine utilizzato dalla legge) ovvero in misura superiore al 35% (riferimento evidenziato nel regolamento) o in una percentuale più elevata (ove il Comune disponga in tal senso) è possibile attivare la revisione del classamento (in aumento o in diminuzione).
Condizione imprescindibile per operare questo raffronto è che le microzone in cui è suddiviso il territorio comunale siano almeno 3. Restano conseguentemente non revisionabili i classamenti delle unità immobiliari situate in comuni con 1 o due microzone.
La revisione del classamento (e di conseguenza l'applicazione di un nuovo estimo) non riguarderà la singola unità immobiliare, ma tutte quelle che appartengono a una determinata categoria all'interno della singola microzona.
Le conseguenze in termine di carico fiscale
Quanto verrà a pesare questa revisione dei valori catastali a livello di imposizione?
La risposta non è facile né immediata. Possiamo però fornire una indicazione di massima, con alcuni esempi. Prendiamo gli estimi catastali di tre grandi centri urbani, Milano, Roma e Bari con riferimento alla categoria degli immobili di civile abitazioni contraddistinti dal codice A/2. Abbiamo le seguenti tariffe d'estimo (naturalmente da moltiplicare per i vani catastali per ottenere la rendita dell'immobile e, dopo la necessaria rivalutazione del 5%, il valore catastale, dato dalla rendita moltiplicata per 100, 110 o 120 a seconda dell'utilizzo ai fini della determinazione della base imponibile della Irpef, della ICI, delle imposte sui trasferimenti).
Ipotizzando una variazione dalla seconda classe alla quarta classe della tariffa d'estimo, avremo un aumento della rendita catastale nelle percentuali ovvero un incremento del valore dell'immobile del 37% in Milano, del 35% in Roma, del 38% in Bari, base imponibile per l'Irpef, per l'ICI, per le imposte indirette sui trasferimento.
In via di prima approssimazione nella stessa misura verranno ad aumentare le imposte dirette (Irpef o Ires), l'ICI, le imposte indirette sui trasferimenti (registro e ipo-catastali). Si tratta naturalmente di un'approssimazione, fondata sull'ipotesi che le abitazioni di categoria A/2 vedano nei tre centri urbani rivisto il classamento con un aumento di due classi. Sono calcoli solo ipotetici e imprecisi, che però possono dare un'indicazione di massima degli effetti della revisione disposta dalla legge finanziaria per il 2005. La modifica delle classi può comportare ad uno spostamento anche alle terza o quarta classe superiore e ad un conseguente aumento del carico fiscale.
Le difficoltà nella revisione per le unità di maggior pregio
La revisione disposta dalla legge finanziaria per il 2005 abbiamo visto che è operata mediante l'attribuzione di una classe maggiore di quella attuale (in genere sono 6 o 7 le classi previste nel D.M. 27 settembre 1991 recante la determinazione delle tariffe d'estimo delle unità immobiliari).
Tale revisione parziale incontra serie difficoltà allorquando gli immobili abbiano già attribuita una delle classi superiori. Per rendere possibile una modifica in aumento del classamento delle unità di maggior pregio, ovvero per aumentare la classe attribuibile ad un immobile già censito nella classe 6 o 7, occorrerà avviare la procedura di revisione delle classi o categorie di cui all'art. 64 del D.P.R. n. 1142/1949. L'iter procedurale in questo caso sarà lunghissimo e complesso, poiché sono previsti l'esame e l'approvazione delle Commissioni censuarie provinciali, in gran parte scadute, per poi essere pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.
Le possibili difese del contribuente
Al contribuente dovrà essere notificata la nuova rendita conseguente alle operazioni (laboriose) sopra ricordate. L'avvenuta revisione potrà essere impugnata con ricorso alle Commissioni tributarie competenti. Non si sa bene però sulla base di quali considerazioni potrà il contribuente motivare l'impugnazione; anche per un tecnico sarà impossibile infatti controllare e confutare i calcoli effettuati dall'Agenzia del Territorio. SI possono operare soltanto alcune considerazioni generali e in particolare le seguenti.
Innanzitutto i valori medi di mercato risultanti dalle osservazioni dell'osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia del Territorio per il secondo semestre 2004 potranno presumibilmente anche essere noti, ma ignote resteranno le modalità di rilevazione dei valori medi, sconosciuti gli atti di trasferimento monitorati e rilevati, non noti metodologia e bontà dei sistemi di rilevazione, con conseguente limitazione del diritto di difesa del contribuente interessato.
In secondo luogo il valore medio catastale al metro quadrato non è attualmente ricavabile dai dati censiti del fabbricato, giacché l'unità di misura delle abitazioni ai fini catastali non è data dai metri quadrati bensì dai vani catastali, la cui estensione peraltro muta da comune a comune. Gli stessi vani sono peraltro solo parzialmente commisurati al numero dei vani reali (che non solo possono avere metratura diversa a seconda della singola abitazione, ma vengono misurati con modalità diversa a seconda che si tratti di stanze di abitazione, di servizi o di locali accessori).
Da evidenziarsi infine, a parere di chi scrive, una disparità di trattamento tra i titolari di diritti reali sulle unità immobiliari che sono ubicate nelle microzone passibili di revisione e i contribuenti che possiedono fabbricati di analoghe caratteristiche, ma hanno la "fortuna" di averle ubicate in microzone non passibili di rettifica se non in comuni con una o due microzone soltanto, non legittimati a chiedere la revisione del classamento.
aprile 2005

risposta a cura di Lorenzo Gorgoglione
Fonte: Pratica Fiscale e Professionale - I casi - Ipsoa Editore


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BUONA LETTURA.

F/TO

Robin di SHERWOOD


Inviato da: ROBIN SHERWOOD il 26.08.05 16:45

Ancora qualche giorno, il tempo che tutti gli ITALIANI siano informati circa " I CONTENUTI " della FINANZIARIA e TUTTI verranno a conoscenza del " DOCUMENTO " in nostro possesso, anticipiamo che il SIGNORE di cui si parla nel sopracitato era null'altro che un ALLEGRO COMPAGNO DELLA FORESTA che ha TIRATO IN CASTAGNA il PRESIDENTE BERLUSCONI.

F/TO

Robin di SHERWOOD

Inviato da: Robin di SHERWOOD il 29.09.05 15:24

FISCO: BERLUSCONI, ABOLIREMO L'IRAP
IMPOSTE ICI NON SONO CORRETTE IN TUTTI I COMUNI
Roma, 9 mar. (Adnkronos) - ''Certamente l'Irap e' una tassa che vogliamo abolire''. Lo ha ribadito Silvio Berlusconi ai microfoni di Radio anch'io. ''Sono molte migliaia le imprese, circa 32 mila, che non pagano piu' l'Irap. E sono molte anche quelle aziende che ne pagano di meno. Ma, certamente, si tratta di una tassa che vogliamo abolire, perche' e' una tassa anomala in quanto grava soprattutto sulle imprese che si vogliono espandere ricorrendo al credito e vogliono aumentare la forza lavoro''. Il premier ha poi replicato ad una domanda di un ascoltatore che si lamentava dell'Ici: ''Io non dico che le imposte dell'Ici siano corrette in tutti i comuni. Ma, per fortuna, siamo in una democrazia e c'e' un modo molto semplice per cambiare le cose. Basta dare il voto a chi alle prossime elezioni presentera' e avra' nel suo programma un impegno preciso di trovare i soldi che servono al comune attraverso un'altra via''.
(Vam/Pe/Adnkronos)
09-MAR-04
11:20
( NOTIZIA DELLE 20:30 DEL 05.10.2005 " ABOLITA L'I.C.I. SUGLI IMMOBILI DELLA CHIESA ANCHE SE UTILIZZATI PER FINI COMMERCIALI. FONTE TELEVIDEO RAI ) QUELLO CHE PRECEDE E' IL DOCUMENTO CHE VI AVEVAMO PROMESSO DI PUBBLICARE, ECCO COME BERLUSCONI INTENDE FINANZIARE I COMUNI.......TASSANDO MAGGIORMENTE I PROPRIETARI IMMOBILIARI.


F/TO

Robin di SHERWOOD

Inviato da: ROBIN DI SHERWOOD il 05.10.05 21:00

Scusatemi. Qual è la madre di tutte le promesse?

Inviato da: Piero il 05.10.05 22:08

Io dico solo una cosa: Ogni paese ha il governo che si merita.
Quale nazione al mondo avrebbe votato fascisti e affaristi?
Vi saluto tutti.
Tony

Inviato da: Tony il 06.10.05 10:25

Secondo noi Berlusconi sente puzza di bruciato e cerca l'appoggio della Chiesa per vincere le prossime elezioni. Ecco quindi la regalia dell'ICI. Buon per lui, gli auguriamo di vincerle le elezioni.
Tuttavia per il credente, Dio non ha bisogno delle regalie di noi uomini peccatori. Se ne fa un baffo. Dio vuole la tua fede e il tuo amore, Dio vuole vedere coerenza e fedeltà. La regalia fatta da Berlusconi alla Chiesa, per Dio non conta nulla, secondo noi, perchè a Berlusconi non costa sacrifici quella regalia. A Dio interessa il tuo amore, lui vuole vedere che quando prometti amore e fedeltà per tutta la vita alla tua donna nel sacro vincolo del matrimonio, tu mantenga quell'impegno e se lo fai davanti a Lui, a maggior ragione ci tiene ancora di più. Se invece rompi quel vincolo fatto davanti a Lui, Dio la prende male.
Dell'esenzione ICI sugli immobili della Chiesa, Dio non se ne fa un tubo, perché Dio, come insegna Gesù, vuole che gli uomini pensino alle ricchezze del cielo e non a quelle terrene. Dio è già onnipotente per conto suo e non ha bisogno di mammona. Ricordiamo comunque a tutti i proprietari credenti, l'insegnamento di Gesù: Date a Dio quello che è di Dio e a Cesare quello che è di Cesare.

Inviato da: Staff il 06.10.05 11:17

Facendo due piccoli conti ( E CON IL DOVUTO RISPETTO ) voi davvero davvero credete che i CATTOLICI ( E TRA DI ESSI NOI ) daranno e/o daremo il nostro voto a BERLUSCONI sol perchè invece di abolire l' I.C.I. per la prima casa come avevano promesso il suo degno compare prima e lui stesso dopo ( ed il documento in alto lo prova ) l'ha invece abolita per le proprietà della SANTA SEDE ? Noi siamo poveri CATTOLICI....NON POVERI SCEMI.


F/TO

Robin di SHERWOOD

NOTA A MARGINE: ( AI COMPONENTI DELLO STAFF ) PERCHE' NON POSTATE IL DOCUMENTO IN PDF CHE A SUO TEMPO VI SPEDIMMO E CHE PROVA INCONTESTABILMENTE LE RESPONSABILITA' DI ALLEANZA NAZIONALE.

Inviato da: Robin di SHERWOO il 07.10.05 17:50

Ciao Robin, ti abbiamo scritto, ma la mail è tornata indietro con questo messaggio di errore:

These recipients of your message have been processed by the mail server:
robinofsherwood01@hotmail.com; Failed; 5.1.1 (bad destination mailbox address)

Inviato da: Piero il 07.10.05 23:30

L' indirizzo è esatto può darsi che la mail box sia piena di messaggi, ad ora nessun " ALLEGRO COMPAGNO " ( E NON IN SENSO DI APPARTENENZA POLITICA O PARTITICA ) ha controllato evidentemente, appena termino vado a controllare io.

F/TO

Robin di SHERWOOD

Inviato da: Robin di SHERWOOD il 08.10.05 10:20

CORREZIONE : Scusa PIERO è UNA SVISTA NOSTRA tu hai digitato il seguente indirizzo robinofsherwood01@hotmail.com ed è ERRATO quello giusto è: robinofsherwood_01@hotmail.com ( CON IL TRATTINO BASSO ).


F/TO

Robin di SHERWOOD

Inviato da: Robin di SHERWOOD il 08.10.05 10:26

Ci avete chiesto il DOCUMENTO in pdf, ve lo abbiamo spedito, nelle 24 ore successive siamo andati sul vostro sito per vedere se lo avevate postato, invece.............................NEANCHE L'OMBRA, a questo punto come dice qualcuno " LA DOMANDA SORGE SPONTANEA " premesso quanto precede CHE COSA CE LO AVETE CHIESTO A FARE ?.


F/TO

Robin di SHERWOOD

Inviato da: Robin di SHERWOOD il 11.10.05 19:13

@ sherwood, ricevuto il pdf, appena troveremo il tempo ne parleremo. Saluti.

Inviato da: Piero il 11.10.05 20:05




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