Amministratore pasticcione, condomino moroso

  •  Questa storia mostra come amministratori di condominio superficiali e faciloni rischiano di innescare nei condomini da loro amministrati comportamenti sbagliati che possono costare caro a tutto il condominio.
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Questa storia ti fa vedere come amministratori di condominio superficiali e faciloni rischiano di innescare nei condomini da loro amministrati comportamenti sbagliati che possono costare caro a tutto il condominio.

In un condominio si decide di avviare consistenti lavori di ristrutturazione usufruendo dell'agevolazione fiscale del 41%, poi ridotta al 36%. Vengono deliberati i lavori e si incarica l'amministratore, un professionista con studio in amministrazioni immobiliari, di eseguire la pratica fiscale.

I lavori sono consistenti e comportano un elevato esborso di spesa, un proprietario di nome Piero (nome di fantasia) paga puntualmente, ma molti condomini non ce la fanno a pagare puntuali tutte le rate di spesa entro la fine dell'anno, termine ultimo per beneficiare dell'agevolazione IRPEF del 41%.

Così l' amministratore paga la ditta con un bonifico inferiore rispetto al dovuto. Il grosso errore dell'amministratore è quello di ripartire il bonifico tra tutti i condomini secondo le loro quote millesimali includendo anche i condomini morosi senza tener conto di quanto effettivamente pagato da ognuno e consegnare a Piero una certificazione ai fini IRPEF con un importo molto inferiore alla somma da lui pagata. Piero si arrabbia moltissimo e scrive all' amministratore che vuole veder riconosciuta tutta la cifra da lui pagata. Ma l' amministratore dice che va bene così. Un cavolo che va bene così!

A questo punto Piero, nero di rabbia, si rivolge ad un legale.

la lettera dell' avvocato all' amministratore

L' amministratore, un professionista che ama scrivere sulle convocazioni assembleari e nei verbali che spedisce ai condomini che lui è un perito ufficiale C.C.I.A.A. e che fa parte della Commissione Periti Esperti in amministrazione stabili, forse per incutere timore nei sui clienti, di fronte alla lettera dell'avvocato chiede di arrivare ad una transazione amichevole con Piero proponendogli il 50% della cifra richiesta.

La transazione amichevole proposta dall' amministratore però non soddisfa Piero che in verità non ha voglia di spendere altri soldi in una causa con l'amministratore. Nero di rabbia, Piero crede invece di fare il duro mettendosi dalla parte del torto, sospendendo e ritardando il pagamento delle rate condominiali, diventando così anche lui un condomino moroso.